Dopo settimane di trattative in vista delle Regionali, in cui i nomi dei candidati stavano inziando a prendere forma con la campagna elettorale estiva pronta a decollare, ecco che un colpo di scena rimescola completamente le carte del gioco. Le dimissioni del presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto, indagato per corruzione nell’ambito di un’inchiesta della Procura di Catanzaro, hanno stravolto lo scenario. E non per il centrodestra, che sembra comunque deciso a puntare ancora sul governatore uscente. «Mi dimetto per ricandidarmi», ha detto lo stesso Occhiuto in un video diffuso ieri sui social. Quanto più per il centrosinistra perchè la scelta del candidato da schierare in Calabria, potrebbe avere ripercussioni anche sulle altre Regioni in cui si vota, riscrivendo gli equilibri interni al campolargo. Una possibilità concreta è che tocchi però al Movimento 5 Stelle avanzare una candidatura, dato che il partito è il più forte in regione. «Sono orgogliosamente calabrese e orgogliosamente a disposizione del mio partito». Incalza, Vittoria Baldino deputata al secondo mandato, parlando con Open. Il suo è uno dei nomi su cui i pentastellati potrebbero puntare. «Ma la riflessione è in corso».«Ce lo aspettavamo: stavamo già costruendo un’alternativa»Per i 5 Stelle, che sono stati il primo partito assoluto alle politiche del 2022 e il primo dell’opposizione alle europee, le dimissioni del governatore non sono state una sorpresa. «Come fronte progressista ce lo aspettavamo – chiarisce Baldino – Stavamo già lavorando per creare un’alternativa a questo governo. Lo scorso lunedì (28 luglio), per esempio, ci siamo trovati a un tavolo per capire come procedere. Ora dovremo solo accelerare il lavoro che stavamo già facendo da tempo».«Correremo in una coalizione di centrosinitra»Occhiuto però gode di un ampio consenso in Calabria. È stato eletto presidente nel 2021, ottenendo una vittoria schiacciante: vinse la tornata elettorale con il 54,5% dei consensi, doppiando la sfidante del centrosinistra e Movimento 5 Stelle, Amalia Bruni, che si fermò al 27,7%. Per batterlo, dunque, «non possiamo arrivare divisi», spiega la deputata. «Certamente, il Movimento 5 Stelle giocherà un ruolo da protagonista, ma noi vogliamo essere all’interno di una coalizione». E aggiunge: «La nostra è una partita che giocheremo insieme. Vogliamo un candidato che unisca, non che divida. Prima di subito dobbiamo metterci al lavoro».Baldino, Orrico e ScutellàParlando dei nomi che potrebbero essere schierati, come si diceva, c’è quello di Vittoria Baldino, originaria di Lupia, in provincia di Cosenza. «Ancora non c’è stato un tavolo sui nomi», spiega Baldino, «Se il partito dovessero decidere che il candidato unitario possa essere io, sarò a disposizione. Altrimenti, farò come sempre campagna elettorale in maniera appasionata». Oltre al suo, circola anche il nome della deputata cosentina Anna Laura Orrico, così come quello dell’ex deputata Elisa Scutellà, a cui fu tolto il seggio il 13 marzo scorso, ceduto (dopo un lungo riconteggio elettorale) a Forza Italia, con Andrea Gentile nominato al suo posto.La settimana prossima l’incontro dei 5S Intanto, per la prossima settimana – nell’attesa che venga definita la data ufficiale delle elezioni, che, considerando i 60 giorni di tempo dalle dimissioni date ieri, dovrebbero cadere a novembre – è già stato fissato un incontro interno al partito per capire come procedere. «Prima di scegliere il candidato, vogliamo definire il programma», spiega Baldino. «Alcuni punti su cui partire ci sono già: chiaramente il programma non è ancora steso e definito, ma uno dei temi centrali sarà la sanità, seguito dalle infrastrutture e dalle aree interne. Poi affronteremo anche il resto, come l’agricoltura e il turismo».Elly Schlein a SoveratoMentre il Movimento 5 Stelle dice di essere già al lavoro per costruire una coalizione unitaria, il Pd sembra essere ancora in fase di riflessione. La segreteria di Elly Schlein intanto è stata in Calabria proprio questa settimana, ospite al Magna Graecia Film Festival di Soverato, un evento che ha offerto l’occasione per ribadire al pubblico le priorità programmatiche del partito. «Il governatore ha fallito sulla sanità», ha dichiarato Schlein dal palco, sottolineando come «i cittadini calabresi siano costretti a pagare due volte per curarsi: una con le tasse, l’altra affrontando le difficoltà nell’accesso a cure adeguate». La sanità, il cavallo di battaglia della segretaria. E’ da lì che ripartirà in Calabria.Nicola Irto e Giuseppe FalcomatàParlando di possibili candidati, per ora sono due i nomi che circolano con maggiore insistenza. Il primo è quello di Nicola Irto, senatore del Pd in questa legislatura e figura molto vicina all’europarlamentare Stefano Bonaccini. Tuttavia, c’è anche un altro nome che sta prendendo piede, ma che potrebbe suscitare qualche malumore, soprattutto tra le fila del Movimento 5 Stelle: Giuseppe Falcomatà, attuale sindaco di Reggio Calabria. Falcomatà è stato coinvolto in un caso giudiziario che lo ha visto condannato in primo grado per abuso d’ufficio, ma la sentenza è stata successivamente annullata dalla Cassazione, Un passato, però, che potrebbe creare perplessità tra i pentastellati, che nel loro codice etico, chiedono ai candidati di essere «ispirati ai principi di lealtà, correttezza, onestà, buona fede, trasparenza, disciplina e onore, rispetto della Costituzione della Repubblica e delle leggi».L'articolo Regionali in Calabria e nuove tensioni nel centrosinistra: pressing M5s e frenate Pd, tutti i nomi in campo e perché Conte stavolta è in vantaggio proviene da Open.