Cambiamenti importanti in arrivo, in sostituzione del medico di base c’è una nuova figura: l’IP. Tutti i dettagliLa figura del medico di base, nel nostro Paese, continua ad essere un punto di riferimento per moltissimi cittadini nonostante le sue visite risultino essere sempre più rare.Eppure ben presto, dovremo abituarci ad importanti cambiamenti tra cui l’ingresso di una nuova figura, del tutto inaspettata e a pagamento.Oggi ad esempio, in caso di malattia, è il medico curante che si occupa di redigere l’apposito certificato e di trasmetterlo all’Inps con modalità telematica, immediatamente o al più tardi il giorno dopo.Spetta poi eventualmente, all’azienda verificare la legittimità dell’assenza. Tuttavia, questa prassi potrebbe seguire un iter completamente diverso.La sostituzione del medico di baseQuando un dipendente si assenta per malattia, come detto in precedenza, l’azienda ha il diritto riconosciuto dalla legge, di verificare la legittimità dell’assenza. Fino a poco tempo fa, tutto avveniva attraverso la visita fiscale dell’INPS, svolta da un medico durante le famose “fasce di reperibilità”. Il medico fiscale ha il potere di confermare, ridurre o addirittura non riconoscere la malattia.Se ritiene che il lavoratore sia in grado di tornare al lavoro, può dichiararlo idoneo anche se il certificato del medico curante dice il contrario. Oggi però si è aperta una nuova strada che può essere adottata attraverso l‘IP così come ha stabilito la Cassazione, con l’ordinanza n. 11697/2020. Scopriamo in cosa consiste nel prossimo paragrafo.Medico di base – Fonte Pexels – Circuitolavoro.itArriva l’IP: chi è e quando intervieneLa Cassazione, ha precisato che il datore di lavoro può decidere di utilizzare un IP, ovvero un investigatore privato per controllare cosa fa il lavoratore in malattia, anche fuori dagli orari di reperibilità. E il lavoratore in malattia può uscire di casa al di fuori degli orari di reperibilità, ma non può comunque svolgere delle attività incompatibili con lo stato di malattia.Questo significa che anche se la visita fiscale ha dato esito positivo, il datore di lavoro può comunque sollevare dubbi sull’autenticità del certificato, soprattutto se emergono comportamenti sospetti. In sostanza, quello che riporta il medico di base non è sempre valido poichè il datore di lavoro può contestare formalmente un certificato di malattia, sollevando dubbi circa la legittimità dell’assenza per malattia o dell’irreperibilità nelle fasce orarie prescritte. Oppure, ancora, può impugnare il certificato medico con il supporto di documentazione medica alternativa (perizie, relazioni del medico competente o rapporti di investigatori privati autorizzati) ed avviare un’azione legale presso il giudice del lavoro.The post Medico di base addio, al suo posto c’è l’IP: è a pagamento al 100% | Se non state bene sono guai seri appeared first on Circuito Lavoro.