AGI - La Societe Ellouhoum, impresa di distribuzione di carne sotto la tutela del Ministero del Commercio tunisino, ha annunciato un'operazione sperimentale per distribuire carne di cammello nei suoi punti vendita, nel Grand Tunis e nei grandi magazzini. L'obiettivo è democratizzare il consumo di questa carne, ricca di proteine e tipica delle regioni meridionali. Collaborazione e approvvigionamentoPer il progetto, la società collabora con la Societe d'Elevage des Dromadaires du Sud, con sede a Ben Guerdane, che fornirà tra i 5 e i 10 capi di cammello vivi al giorno, quando il complesso di lavorazione sarà attivo. I volumi potranno aumentare in base alla domanda. Il potenziale di approvvigionamento è notevole: il delegato regionale per lo Sviluppo agricolo a Medenine, Ammar Jemai, segnala che il sud-est della Tunisia conta oltre 25.000 cammelli, di cui più di 13.000 solo nel governatorato di Medenine.Vantaggi nutrizionali e obiettiviLa regione ha anche un patrimonio zootecnico di oltre 500.000 ovini. La carne di cammello, poco presente nella dieta tunisina, è rinomata per le sue qualità nutrizionali e il basso contenuto di grassi. L'iniziativa mira ad ampliare le opzioni alimentari e a sostenere le filiere zootecniche locali, soprattutto nel sud.Integrazione e condizioni necessarieSecondo Tunisie Numerique, l'esperimento potrebbe favorire l'integrazione della carne di cammello nelle abitudini alimentari tunisine, ma serviranno condizioni logistiche, di prezzo e di accettazione culturale. Una campagna di sensibilizzazione potrebbe promuovere questa carne anche nel nord e nel centro del paese. La crisi climatica è sullo sfondo: con la desertificazione che minaccia gran parte del territorio, i bovini sono più vulnerabili dei cammelli, che necessitano meno acqua e cibo.