Yuan debole per soffocare l’Europa. Il nuovo trucchetto di Pechino

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Un colpo basso, sotto la cintura. Come se ne sono visti tanti, in questi anni. La Cina continua a lavorare ai fianchi dell’Europa, proprio nei giorni delle celebrazioni dei 50 anni di relazioni tra Dragone e Vecchio continente, dalla Germania arriva l’allarme. L’ennesimo. Pechino sta manomettendo il prezzo dello yuan per danneggiare le imprese europee. Tutto drammaticamente vero secondo gli economisti del German economic insitute.Che cosa vuol dire uno yuan troppo debole? Ciò significa, in termini reali, che per un europeo comprare prodotti cinesi costa di meno ma, nella stessa misura in senso opposto, i beni europei sono più costosi per i consumatori cinesi. Senza distinzione alcuna di tipologia di prodotti, per di più, l’indebolimento della moneta si spalma su tutto. Dunque, la Cina vende di più in Europa, ma compra meno da essa.“Le aziende europee”, si legge nel rapporto dell’istituto tedesco, “stanno subendo crescenti pressioni a causa della presunta manipolazione valutaria da parte della Cina per mantenere debole lo yuan. Il tasso di cambio yuan-euro è rimasto stabile negli ultimi anni nonostante i significativi cambiamenti nei rapporti di costo tra Europa e Cina, il che suggerisce una probabile manipolazione valutaria da parte della banca centrale cinese”, ha affermato Juergen Matthes, autore dello studio.Ora, “i prezzi estremamente bassi fanno sì che sempre più aziende europee si riforniscano di beni intermedi dalla Cina, contribuendo alla deindustrializzazione del continente. I costi artificialmente bassi in Cina, dovuti alla sottovalutazione dello yuan, sono semplicemente troppo allettanti per le imprese, che hanno tutto l’interesse a comprare beni dalla Cina, proprio perché costano poco”. Matthes, nel suo rapporto parla apertamente di “comportamento della Banca centrale cinese altamente poco trasparente”.E pensare che c’è chi, come Michael Pettis, economista del Carnegie e gran conoscitore di cose cinesi, sostiene che esistano “ottime ragioni economiche per cui la Cina dovrebbe riapprezzare e sostenere la propria valuta: In qualsiasi economia, una valuta in apprezzamento sovvenziona di fatto i consumi riducendo il prezzo delle importazioni, e al contempo tassa la produzione rendendola meno competitiva a livello globale. Con il suo persistente eccesso di produzione e il suo sottoconsumo, un renminbi rivalutato contribuirebbe insomma a correggere alcune delle profonde distorsioni strutturali dell’economia cinese, spostando la distribuzione del reddito interno totale dalle imprese alle famiglie”. Ma forse a Pechino non interessa.