La Bce lascia i tassi invariati dopo otto tagli consecutivi

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AGI - Il Consiglio direttivo della Bce ha deciso oggi di mantenere invariati i tre tassi di interesse di riferimento. I tassi di interesse sui depositi presso la banca centrale, sulle operazioni di rifinanziamento principali e sulle operazioni di rifinanziamento marginale rimarranno rispettivamente al 2,00%, al 2,15% e al 2,40%, si legge nella nota diffusa al termine del direttivo. "L'inflazione è attualmente pari al nostro obiettivo del 2% a medio termine": lo rende noto la Bce comunicando la decisione sui tassi che restano invariati."Il panorama resta eccezionalmente incerto, soprattutto a causa delle controversie commerciali". È quanto si legge nella nota, che sottolinea come "anche grazie alle passate riduzioni dei tassi di interesse decise dal Consiglio direttivo, sinora l'economia ha mostrato nel complesso una buona capacità di tenuta in un difficile contesto mondiale. Al tempo stesso, il panorama resta eccezionalmente incerto, soprattutto a causa delle controversie commerciali". Le nuove informazioni, aggiunge la Bce, "sono sostanzialmente in linea con la valutazione precedente del Consiglio direttivo circa le prospettive di inflazione. Le pressioni interne sui prezzi hanno continuato ad attenuarsi, a fronte di un rallentamento dei salari".Il Consiglio direttivo "è determinato ad assicurare che l'inflazione si stabilizzi sull'obiettivo del 2% a medio termine. Per definire l'orientamento di politica monetaria adeguato, il Consiglio direttivo seguirà un approccio guidato dai dati, in base al quale le decisioni vengono adottate di volta in volta a ogni riunione. In particolare, le decisioni del Consiglio direttivo sui tassi di interesse saranno basate sulla valutazione delle prospettive di inflazione e dei rischi a esse associati, considerati i nuovi dati economici e finanziari, nonché la dinamica dell'inflazione di fondo e l'intensità della trasmissione della politica monetaria, senza vincolarsi a un particolare percorso dei tassi".Il Consiglio direttivo, si legge ancora, "è pronto ad adeguare tutti i suoi strumenti nell'ambito del proprio mandato per assicurare che l'inflazione si stabilizzi sull'obiettivo del 2% a medio termine e per preservare l'ordinato funzionamento del meccanismo di trasmissione della politica monetaria. Inoltre, lo strumento di protezione del meccanismo di trasmissione della politica monetaria può essere utilizzato per contrastare ingiustificate, disordinate dinamiche di mercato che mettano seriamente a repentaglio la trasmissione della politica monetaria in tutti i Paesi dell'area dell'euro, consentendo così al Consiglio direttivo di assolvere con più efficacia il proprio mandato della stabilità dei prezzi".Le parole di Lagarde"L'inflazione è in linea con il nostro obiettivo del 2%. L'economia si è dimostrata resiliente anche dopo i precedenti tagli dei tassi". Lo ha detto la presidente della Bce, Christine Lagarde, durante la conferenza stampa al termine del direttivo della Banca Centrale europea che ha lasciato invariati i tassi di interesse. "Nel primo trimestre la crescita è stata maggiore delle stime", ha aggiunto, "l'espansione dei servizi e del manifatturiero è stata modesta. Con l'incertezza sui dazi le imprese sono più riluttanti a investire".La Bce è "determinata ad assicurare che l'inflazione si stabilizzi al 2%" e sui tassi di interesse "l'approccio sarà basato sui dati, di riunione in riunione. Seguiremos un approccio guidato dai dati in base al quale le decisioni vengono adottate di volta in volta a ogni riunione. Ci baseremo sulla valutazione delle prospettive di inflazione e dei rischi a esse associati, senza vincolarsi a un particolare percorso dei tassi". Sulla questione dei dazi tra Usa e Ue, Lagarde ha sottolineato: "Speriamo in una rapida soluzione, serve meno incertezza. Meno dura l'incertezza, meglio sarà per tutti, noi inclusi".Per poi specificare: "Siamo in una buona posizione. E siamo in una buona posizione perché l'inflazione è al 2%, in linea con il nostro target di medio termine. Ma non ci concentriamo sui singoli dati, stiamo esaminando ogni tipo di dato. Le nostre previsioni indicano un'inflazione che si stabilizza al target nel medio termine e i salari vanno nella giusta direzione".