Olimpiadi, servono soldi per la sicurezza: il governo li prende dai resti del Fondo per le vittime di mafia, usura e orfani di femminicidio

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Il governo ha deciso di finanziare la sicurezza per le Olimpiadi invernali Milano-Cortina con 43 milioni di euro tratti dal Fondo di rotazione per la solidarietà alle vittime di mafia, usura, e agli orfani di femminicidio. La norma è contenuta nel decreto Sport: la cifra stanziata è il residuo non speso, si tratta in altre parole di soldi che avanzano dal Fondo. Le opposizioni protestano: Avs, Pd e M5s avevano presentato tre diversi emendamenti, tutti respinti dalla maggioranza alla Camera. Diversi deputati sono intervenuti durante il dibattito in Aula per chiedere al governo un passo indietro, un ripensamento, ma inutilmente. I tre emendamenti proponevano di utilizzare dei fondi alternativi rispetto a quello indicato dal governo. Il voto finale sul decreto Sport a Montecitorio è stato poi rinviato a martedì 29 giugno.La sottosegretaria Matilde Siracusano è intervenuta per “chiarire” la scelta del governo: “Viene trasmesso un messaggio distorto. Non viene sottratta alcuna risorsa, è un residuo che viene utilizzato non per spese frivole, ma per equipaggiamenti, alloggi delle Forze di Polizia“. Ma è una spiegazione che regge fino a un certo punto. Francesco Silvestri, primo firmatario dell’emendamento del M5s, ha replicato: “Il fatto che ci sono eccedenze è già un problema. Queste eccedenze al Fondo in passato anche noi le abbiamo prese, ma non è l’unico fondo per l’usura: c’è l’antiracket, quello di prevenzione. Il Fondo di prevenzione è in sofferenza e oggi le banche, essendo il Fondo in sofferenza, non danno più crediti. Discordiamo su come utilizzare le eccedenze, è inutile nascondersi sugli alloggi della Polizia. Non ci mettete davanti le Forze dell’Ordine, applaudo anche io a loro, ma non togliamo i fondi alle vittime dell’usura“.Sono quindi intervenuti molti esponenti di Cinquestelle, Partito democratico, Verdi, Sinistra ed anche Luigi Marattin e Valentina Grippo di Azione, per chiedere di trovare i 43 milioni in qualche altro Fondo. Particolarmente duro l’intervento di Laura Boldrini, che ha ricordato come appena ieri in Senato sia stato votato una legge che tipizza il reato di femminicidio. “Sottosegretaria lei è parte in causa. Abbiamo votato il reato di femminicidio e oggi facciamo questo scempio? Volete depauperare quel Fondo? Quella battaglia la abbiamo fatta insieme“.L’articolo del decreto prevede una spesa per la sicurezza durante le Olimpiadi invernali di 271 milioni, per la gran parte coperti con un Fondo del Mef, e per 43 milioni attingendo ai residui non spesi del fondo di solidarietà per le vittime di mafia, usura e per gli orfani di femminicidio. Come quasi tutti i costi che riguardano i Giochi di Milano-Cortina, anche quello relativo alla sicurezza è esploso nel corso del tempo: nel budget di candidatura, alla voce sicurezza erano indicati circa 26 milioni di spesa. Ora invece, per tenere al sicuro la gigantesca macchina olimpica, servono molti più soldi. Che vengono presi dal fondo di rotazione, che oltre alle vittime di usura e racket, ha al suo interno le misure per i risarcimenti dai reati intenzionali violenti e gli orfani per crimini domestici, come i femminicidi.La mossa era già stata denunciata da La Via Libera una settimana fa. Il Fondo è stato allargato ai crimini domestici nel 2018, garantendo 12 milioni di euro l’anno da utilizzare per il rimborso di spese sanitarie e farmaceutiche, borse di studio e assistenza medico-psicologica agli orfani. Una conquista importante, che evidentemente però non è mai entrata a pieno regime, visto che le risorse contenute nel Fondo non vengono sfruttate a pieno. E alla fine anche questi soldi vengono fagocitate dalle Olimpiadi, che era nate a costo zero e invece continuano ad avere bisogno dei contributi pubblici.L'articolo Olimpiadi, servono soldi per la sicurezza: il governo li prende dai resti del Fondo per le vittime di mafia, usura e orfani di femminicidio proviene da Il Fatto Quotidiano.