Forza Italia presenta la legge anti-Sala sull’urbanistica: mai più un Marinoni alla Commissione paesaggio

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A poco più di una settimana dallo scoppio dell’inchiesta sull’urbanistica che ha travolto Milano e la giunta Sala, Forza Italia ha presentato una proposta di legge che punta a rendere più chiari e controllabili i processi con cui vengono autorizzati i progetti urbanistici. E nel mirino finiscono anche le Commissioni paesaggio comunali. La pdl – che porta le firme della deputata azzurra Cristina Rossello e del senatore Roberto Rosso – punta a togliere la nomina fiduciaria dalle mani dei sindaci. Niente più presidenti scelti “in famiglia” o per conoscenze: si passa alla selezione pubblica, con curricula alla mano e selezioni formalizzate. Un cambio non da poco, che colpisce dritto il modello Milano. Il riferimento è chiaro: Giuseppe Marinoni, ex presidente della Commissione paesaggio del Comune, nominato proprio dal sindaco Beppe Sala in via fiduciaria, oggi indagato nell’inchiesta milanese.Un Codice etico e l’Osservatorio anti-corruzioneLa pdl è stata presentata oggi, 24 luglio, in conferenza stampa alla Camera dei deputati, alla presenza di Rossello e Rosso e di diversi esponenti di Forza Italia, tra cui il capogruppo Paolo Barelli, Raffaele Nevi, Deborah Bergamini, Alessandro Cattaneo. Il testo è composto da sette articoli e prevede cinque interventi principali. Tra questi, l’istituzione di un Codice etico nazionale per l’urbanistica, che dovrà essere redatto da un tavolo tecnico presso il Mit. Il Codice servirà a fissare regole su trasparenza, conflitti d’interesse, incarichi e rapporti tra pubblico e privato, con l’obiettivo di definire standard minimi di condotta nelle attività di pianificazione e gestione del territorio. Insomma, una sorta di “linea guida deontologica” per rendere più trasparente l’intero processo urbanistico. Sempre parlando di trasparenza, Fi prevede anche la creazione di un Osservatorio anti corruzione, che raccoglie, analizza e sistematizza dati e informazioni relativi ai procedimenti edilizi. Come permessi di costruzione, varianti urbanistiche, piani attuativi e sanatorie, ma anche su piani territoriali e incarichi di progettazione urbanistica.Le Commissioni paesaggioTra le novità principali e più attuali, visti i recenti fatti di cronaca, spunta una stretta proprio sulle Commissioni paesaggio, organi chiave nei processi autorizzativi. La pdl punta a riformare le Commissioni per il paesaggio, che dovranno essere composte solo da esperti con esperienza pluriennale nella tutela paesaggistica. Per la prima volta, è previsto un vero e proprio meccanismo di selezione pubblica: chi vuole farne parte dovrà candidarsi presentando un curriculum, che verrà reso pubblico sui siti istituzionali. L’incarico dura tre anni, rinnovabile una sola volta. Ma c’è un’altra spinta alla trasparenza: le riunioni delle Commissioni dovranno essere aperte al pubblico o trasmesse in streaming, e i verbali e i pareri dovranno essere pubblicati integralmente.Il bilancio di sostenibilità urbanaUn altro punto della proposta riguarda l’introduzione del Bilancio di sostenibilità urbana: uno strumento che gli enti locali dovranno adottare per ogni intervento urbanistico di rilievo. Si tratterà di un documento triennale, aggiornato ogni anno, pensato per valutare gli impatti ambientali, paesaggistici e sociali di nuove operazioni edilizie, ma anche per stimare i benefici pubblici attesi: qualità della vita, coesione sociale, rigenerazione urbana. Il tutto corredato da indicatori misurabili e da un obbligo di trasparenza attraverso la pubblicazione in open data.L’allarme di Forza Italia: «Così l’inchiesta rischia di paralizzare Milano»«Questa – spiega Nevi – è una proposta che può cercare di prevenire tutti i problemi a cui stiamo assistendo, che rischiano di bloccare lo sviluppo economico del Paese. Siamo preoccupati per l’inchiesta di Milano, che può portare alla paralisi della città. È una proposta che entra nei problemi di questi giorni». A insistere su Milano è anche Cattaneo, che descrive il lavoro della firmataria Rossello sul ddl come «il centro delle politiche per far rialzare la testa al capoluogo lombardo». «Se questo testo fosse stato legge, quello che è successo a Milano non sarebbe accaduto», incalza il senatore Rosso. Che annuncia di voler «aprire un canale per il ddl» a Palazzo Madama, facendolo confluire nella discussione della VIII Commissione sui ddl in materia di rigenerazione urbana.L'articolo Forza Italia presenta la legge anti-Sala sull’urbanistica: mai più un Marinoni alla Commissione paesaggio proviene da Open.