Una lista unica di contro-dazi da 93 miliardi che scatteranno dal prossimo 7 agosto. È questa la risposta a cui sta lavorando la Commissione europea se i negoziati con gli Stati Uniti dovessero portare a un nulla di fatto. La tregua commerciale fra Bruxelles e Washington scade a fine mese. Se le due parti non raggiungeranno un accordo, il Vecchio Continente andrà incontro a tariffe del 30% a partire dal 1° agosto, che si sommerebbero alle altre già in vigore da diverse settimane su acciaio, alluminio e automobili. «La priorità è il negoziato ma parallelamente continua la preparazione delle contromisure», ha spiegato un portavoce dell’esecutivo europeo.Le pressioni di Washington su Big Tech e case farmaceutiche Intanto le trattative procedono. Nel pomeriggio di oggi, mercoledì 23 luglio, il commissario europeo al Commercio, Maros Sefcovic, parlerà di nuovo al telefono con il suo omologo americano, Howard Lutnick. «L’obiettivo principale dell’Ue è raggiungere un risultato negoziale con gli Stati Uniti. Sono in corso intensi contatti a livello tecnico e politico», ha fatto sapere ancora il portavoce di Bruxelles. Secondo fonti vicine alla Commissione Ue, la Casa Bianca starebbe esercitando pressioni sul fronte delle Big Tech e sul settore farmaceutico, ritenuto molto sensibile. Tra le richieste americane ci sarebbe l’esclusione delle aziende americane del tech dall’applicazione di alcune disposizioni dei regolamenti europei. In cambio, Washington si dice disposta ad abbassare dal 30 al 15% la soglia tariffaria contro le merci Ue. A preoccupare la Commissione europea è il rischio che un’eventuale intesa su questi punti non troverebbe il necessario consenso tra i Paesi membri. In particolare tra chi, come la Francia, spinge da mesi per attuare una linea dura contro il «bullismo commerciale» di Donald Trump.La doppia intesa del Giappone con Usa e UeMentre l’Ue ancora negozia per strappare un accordo con gli Usa, il Giappone già ha messo la firma su un’intesa che prevede il 15% dei dazi contro il Paese asiatico. «È forse l’accordo più importante mai fatto. Creerà migliaia di posti di lavoro», promette il presidente americano. Ma il governo di Tokyo è ben consapevole che Trump potrebbe cambiare idea da un momento all’alto. E infatti, parallelamente, ha siglato un accordo anche con l’Unione europea. La presidente della Commissione Ue, Ursula von der Leyen, ha chiuso oggi la sua missione diplomatica in Giappone firmando una «Alleanza per la competitività» basata su tre pilastri: «Aumentare il commercio bilaterale sfruttando appieno il potenziale dell’accordo di partenariato economico; rafforzare la sicurezza economica potenziando il dialogo economico ad alto livello; e collaborare in materia di innovazione e transizione verde e digitale».Von der Leyen: «Al lavoro con gli Usa, ma il commercio si fa altrove»Di fronte alla schizofrenica politica commerciale di Trump, l’Ue cerca partner altrove. E a differenza di qualche mese fa, ha smesso di farlo in sordina. «Stiamo lavorando per ristabilire il nostro partenariato con gli Stati Uniti su basi più solide. Ma sappiamo anche che l’87% del commercio globale avviene con altri Paesi, molti dei quali alla ricerca di stabilità e opportunità», ha detto von der Leyen ricevendo la laurea honoris causa dall’università di Keio, a Tokyo. «Paesi da tutto il mondo vengono da noi per fare affari: dall’India all’Indonesia, dal Sud America alla Corea del Sud, dal Canada alla Nuova Zelanda. Stiamo tutti cercando di forgiare la nostra forza e la nostra indipendenza. Solo lavorando insieme possiamo farlo», ha evidenziato la politica tedesca.La riforma del WtoE a proposito di collaborazione, von der Leyen ha annunciato anche l’intenzione di creare un’alleanza con i paesi firmatari del Cptpp (un accordo commerciale che riunisce dodici Paesi, tra cui Australia, Canada, Giappone, Messico e Regno Unito) non solo per «difendere il libero scambio» ma anche per «guidare una riforma significativa del Wto, in modo che le regole del commercio globale riflettano le sfide odierne e i rischi futuri».Foto copertina: EPA/David Mareuil | Da sinistra a destra: Antonio Costa (presidente del Consiglio europeo), Ishiba Shigeru (primo ministro giapponese) e Ursula von der Leyen (presidente della Commissione europea) a Tokyo, 23 luglio 2025L'articolo Dazi, la risposta dell’Ue: pronte contro-tariffe per 93 miliardi. Von der Leyen avvisa Trump: «ll commercio si fa altrove» proviene da Open.