Una delle attrici più belle e magnetiche del cinema italiano, nasconde un passato di dolore intimo e fisico. Dalila Di Lazzaro ha ricordato il dolore che vive da trent’anni come madre per la perdita dell’adorato figlio Christian, morto a 22 anni in un incidente stradale mentre prestava servizio nei Carabinieri.“Era mio figlio ma anche l’uomo che ho amato di più. – ha raccontato a La Repubblica – Siamo cresciuti insieme. La sera mi aspettava in cucina e mi preparava un uovo al tegamino quando ero triste. Era il più piccolo, ma il più saggio”.“Grazie ad alcuni miei amici degli angeli. – ha ricordato l’attrice – Mi hanno portato da lui e prima di entrare nella camera mortuaria mi hanno bendata. Con gli occhi chiusi l’ho accarezzato, gli ho dato un ultimo bacio, mentre da fuori sentivo il pianto disperato dei suoi amici“.E ancora: “Poi sono partita: tre mesi in Tunisia, bevevo acqua e valium, me lo mettevano nel bicchiere di nascosto. Non riesco a sognarlo forse fa troppo male. Ma tra il dormiveglia lo vedo, con il giubbotto di pelle, bellissimo e imbarazzato. A me ha aiutato la fede. E l’idea di saperlo sempre accanto, nei momenti belli e in quelli brutti”.E ancora: “Di sicuro c’era ogni volta che ho fatto l’anestesia per un intervento. Da ragazzino mi regalava dei cuori o cose a forma di cuore, una matita, una spugna, un disegno, un piattino. Non c’è giorno in cui non veda un cuore da qualche parte, sono riuscita a scorgerlo anche dentro il macchinario per la risonanza, pensi un po’. Però, quando è morto, non ho voluto vederlo, altrimenti sarei morta insieme a lui. Forse mi sarei uccisa. Ma l’ho baciato lo stesso”.L'articolo “Quando è morto mio figlio non ho voluto vederlo, altrimenti sarei morta insieme a lui. Forse mi sarei uccisa. Ma l’ho baciato”: il dolore di Dalila Di Lazzaro proviene da Il Fatto Quotidiano.