Tajani? "Lo ringrazio per le parole e anche io penso che ci vorrà un civico, ma il nostro impegno è che Sala finisca il suo mandato. Dopo bisognerà vedere, noi siamo all'opposizione e cercheremo di costruire una coalizione con un candidato riformista capace di gestire la città che è il centro economico del paese. Se non ci riusciremo, vedremo", dice Carlo Calenda. Si rivolge ad Antonio Tajani. Ieri sera il leader di Forza Italia aveva lanciato un appello diretto proprio all'ex ministro: "Azione scelga con noi un candidato civico”. Questa mattina il leader di Azione, intervenendo a Omnibus su La7, ha risposto: "Siamo all'opposizione e cercheremo di costruire una coalizione che abbia un candidato riformista capace di governare una città che è il centro economico del paese". Calenda ha quindi rilanciato la sua di proposta, parlando proprio a Forza Italia e ai riformisti del Pd. "Costruire una coalizione dei volenterosi. Prima o poi sarà inevitabile". E ancora: "Non possiamo andare avanti con una destra che viene condizionata dagli estremismi della Lega e con una sinistra che viene condizionata dagli estremismi di Bonelli, Fratoianni e M5s". Non è la prima volta che Calenda mette in campo questa prospettiva, anche se fino a ora non ha trovato grossi riscontri. Azione – ha detto ancora – non sosterrà Roberto Fico in Campania. Così come non supporterà il dem Matteo Ricci nelle Marche. Scelte che alimentano il chiacchiericcio politico, anche perché non è la prima volta che Forza Italia tende la mano agli azionisti. "Aperti a Calenda", aveva detto il portavoce Raffaele Nevi qualche mese fa. Altri segnali dal centrodestra erano arrivati anche da Fratelli d'Italia, per qualche giorno è anche circolata l'ipotesi che l'ex ministro del governo Renzi potesse essere il candidato sindaco per Roma, sostenuto proprio dalla maggioranza. Pochi giorni c'è stato anche un incontro riservato tra Calenda e il capogruppo meloniano alla Cameza Galeazzo Bignami. Del resto più volte Azione ha deciso di supportare alcune misure del governo, mostrando su temi come la giustizia e la politica estera una certa affinità. Potrebbe accadere anche oggi quando al Senato si voterà la separazione delle carriere nella magistratura.