AGI - Un nuovo capitolo si aggiunge alla maxi-inchiesta della Procura di Milano che sta scuotendo il settore urbanistico della città. L'ex vicesindaca e assessora all'Urbanistica dal 2011 al 2015, l'avvocata Ada Lucia De Cesaris, risulta indagata con l'ipotesi di reato di tentata concussione. La notizia, anticipata dal quotidiano La Repubblica, si inserisce nell'indagine ben più ampia che vede coinvolte 74 persone, tra cui l'attuale sindaco Giuseppe Sala, l'assessore alla Rigenerazione Urbana Giancarlo Tancredi (per cui è stata chiesta una misura cautelare ai domiciliari) e noti imprenditori del settore immobiliare come Manfredi Catella.Le accuse contro De CesarisLa vicenda giudiziaria che riguarda De Cesaris, figura chiave dell'urbanistica milanese durante la giunta Pisapia, sarebbe emersa dalle analisi del suo telefono cellulare, sequestrato lo scorso novembre. Secondo le prime ricostruzioni degli inquirenti, l'ex vicesindaca, anche dopo la fine del suo mandato, avrebbe mantenuto un ruolo influente nelle decisioni del Comune, facendo leva sui suoi rapporti consolidati, in particolare con l’assessore Tancredi.Pressioni e favoritismiL'accusa di tentata concussione si focalizzerebbe su presunte pressioni per favorire un architetto di sua fiducia a discapito di un altro professionista, Marco Emilio Cerri (anch’egli indagato), in un’importante operazione edilizia. Le chat estratte dal suo dispositivo rivelerebbero una costante ingerenza e un’attività di lobbying a favore di interessi imprenditoriali, criticando organi di controllo come l’Osservatorio Edilizio, definito “incompetente” e “troppo lento”.Il "Sistema Milano" sotto accusaL’indagine in cui è coinvolta De Cesaris è solo l’ultimo filone di un’inchiesta che da mesi sta mettendo a nudo quello che i PM Marina Petruzzella, Paolo Filippini e Mauro Clerici definiscono un vero e proprio “sistema”. L’ipotesi è che a Palazzo Marino fosse operativo un meccanismo parallelo, una sorta di “piano regolatore occulto”, capace di orientare le trasformazioni edilizie della città, spesso aggirando normative e controlli a vantaggio di una cerchia ristretta.Coinvolgimenti eccellenti e progetti sotto inchiestaIl terremoto giudiziario ha investito l’amministrazione attuale con l’indagine a carico del sindaco Beppe Sala per falso e induzione indebita, e la richiesta di arresto per l’assessore Tancredi e l’immobiliarista Catella, AD di Coima. Misure cautelari in carcere sono state richieste anche per altri professionisti, tra cui l’ex presidente della Commissione per il Paesaggio, Giuseppe Marinoni.Al centro dell’inchiesta vi è la presunta prassi di qualificare nuove costruzioni come ristrutturazioni, utilizzando la SCIA (Segnalazione Certificata di Inizio Attività) al posto dei permessi di costruire, eludendo così oneri e valutazioni di interesse pubblico. Progetti iconici come il Pirellino e Bosconavigli sono finiti sotto la lente della magistratura, che ipotizza corruzione, falso in atto pubblico e abuso d’ufficio.Impatto economico e attesa per il 23 luglioL’inchiesta ha paralizzato decine di cantieri in città, con un impatto economico stimato in miliardi di euro, gettando un’ombra sulla trasparenza amministrativa dello sviluppo urbano milanese. Il GIP si pronuncerà il 23 luglio sulle richieste di misure cautelari, data che potrebbe segnare un punto di svolta nella vicenda.La difesa politica di Italia VivaNel frattempo, il mondo politico reagisce. A difesa dell’ex vicesindaca è intervenuto Ivan Scalfarotto, senatore e coordinatore di Italia Viva a Milano, che ha denunciato “l’infame meccanismo della fuga di notizie con il contagocce”. Scalfarotto ha espresso piena fiducia nell’operato di De Cesaris, definendola una vittima illustre e lodando il suo contributo allo sviluppo di Milano come capitale europea. Italia Viva ha espresso vicinanza e solidarietà, certa che le accuse “non troveranno riscontro”.