West Nile, Regione Lazio: “Dal 17 luglio attivato rafforzamento sorveglianza”

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La Regione Lazio dal 17 luglio rafforzerà la sorveglianza sul virus West Nile dopo il caso di Fondi, in provincia di Latina, che ha visto la morte di una donna di 82 anni.“In un territorio quale quello che caratterizza la Provincia di Latina – sottolinea la Regione Lazio in una nota – Culex pipiens utilizza come focolai larvali soprattutto canali di medie, piccole e piccolissime dimensioni (canali di irrigazione, canalette di scolo bordo strada, ecc.). I Comuni si sono già attivati per le attività supplementari di bonifica ambientale. Inoltre, si raccomanda a tutti i medici della Regione e in particolare della provincia di Latina, di porre la massima attenzione alla diagnosi di casi invasivi neurologici da virus West Nile con tempestiva valutazione neurologica di forme febbrili protratte in persone a rischio di forme gravi e di includere l’infezione da virus West Nile nella diagnosi differenziale delle encefaliti, meningiti a liquor limpido, poliradicoloneuriti (simil Guillain-Barré) e paralisi flaccide acute”. Come si trasmette il virus West NileIl virus West Nile è trasmesso dalle zanzare e non si diffonde da persona a persona. La Regione Lazio raccomanda quindi “tutte le più comuni pratiche di prevenzione per ridurre l’esposizione alle punture di zanzare. L’uomo viene occasionalmente infettato tramite punture di zanzare, ma non è in grado di trasmettere l’infezione ad altre zanzare, né ad altre persone. L’arma più efficace contro le zanzare resta sempre la prevenzione che ogni cittadino può mettere in atto per proteggersi dalle punture”.Come prevenire il West NileNon esiste un vaccino per la febbre West Nile. Attualmente sono allo studio dei vaccini, ma per il momento la prevenzione consiste soprattutto nel ridurre l’esposizione alle punture di zanzare.L’Istituto Superiore di Sanità consiglia di proteggersi dalle punture ed evitare che le zanzare possano riprodursi facilmente:usando repellenti e indossando pantaloni lunghi e camicie a maniche lunghe quando si è all’aperto, soprattutto all’alba e al tramontousando delle zanzariere alle finestresvuotando di frequente i vasi di fiori o altri contenitori (per esempio i secchi) con acqua stagnantecambiando spesso l’acqua nelle ciotole per gli animalitenendo le piscinette per i bambini in posizione verticale quando non sono usate.Terapia e trattamentoNon esiste una terapia specifica per la febbre West Nile. Nella maggior parte dei casi, i sintomi scompaiono da soli dopo qualche giorno o possono protrarsi per qualche settimana. Nei casi più gravi è invece necessario il ricovero in ospedale, dove i trattamenti somministrati comprendono fluidi intravenosi e respirazione assistitaQuesto articolo West Nile, Regione Lazio: “Dal 17 luglio attivato rafforzamento sorveglianza” proviene da LaPresse