Gergiev, presidio a Milano contro il concerto del direttore d’orchestra vicino a Putin

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(LaPresse) Alcune decine di persone hanno partecipato oggi a un presidio in piazza dei Mercanti, nel centro di Milano, per chiedere l’annullamento del concerto di Valery Gergiev, direttore d’orchestra russo considerato vicino al presidente Vladimir Putin, in programma alla Reggia di Caserta il 27 luglio. A organizzare la manifestazione la comunità dei russi liberi in Italia. “Siamo qui oggi, nel cuore di Milano, perché tra pochi giorni, a Caserta, si terrà un concerto che vedrà la partecipazione di Valery Gergiev”, ha spiegato Maria Mikaelyan, portavoce del gruppo, aggiungendo: “Secondo noi, Gergiev non è soltanto un celebre direttore d’orchestra: egli rappresenta la dittatura putiniana, un regime che da decenni diffonde morte, sofferenza e negazione dei diritti umani non solo in Russia, ma anche nei Paesi confinanti”. Secondo i promotori della protesta, la presenza del maestro russo “non è un semplice evento musicale: è parte di una strategia culturale che legittima e normalizza quel potere”. La portavoce ha ricordato come Gergiev sia “inserito da anni nel sistema di potere corrotto costruito da Vladimir Putin sin dai primi anni 2000, un sistema gerarchico autoritario che ha progressivamente eliminato spazi di libertà, pluralismo e democrazia”. Il presidio ha ribadito che “Gergiev non è solo un artista talentuoso: è un simbolo, un ambasciatore culturale di un regime violento e illiberale” e che rappresenta “un potere che ha invaso territori, represso il dissenso, eliminato oppositori e calpestato le libertà fondamentali”. Di fronte a chi chiede di separare cultura e politica, Mikaelyan ha risposto evocando Arturo Toscanini: “Nel 1939 lasciò l’Italia per trasferirsi negli Stati Uniti in aperta opposizione al regime fascista. Toscanini comprese che, in certi momenti storici, cultura e politica non possono essere disgiunte, perché fanno parte dello stesso terreno di responsabilità civile”. “Noi siamo qui oggi per ribadire che Valery Gergiev non rappresenta un’astratta eccellenza musicale: egli è il volto di un sistema criminale e di un potere violento, quello incarnato dal suo più stretto alleato, Vladimir Putin”, ha concluso la portavoce.Questo articolo Gergiev, presidio a Milano contro il concerto del direttore d’orchestra vicino a Putin proviene da LaPresse