Inchiesta urbanistica Milano, Sala al bivio: oggi il Consiglio comunale decisivo

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Milano si prepara a una seduta ad alta tensione. Oggi, in apertura del Consiglio comunale alle 16.30, il sindaco Giuseppe Sala prenderà la parola per chiarire ufficialmente se intende restare alla guida della città o rinunciare alla carica di primo cittadino dopo l’iscrizione nel registro degli indagati da parte della Procura nell’ambito dell’inchiesta sull’urbanistica che ha travolto la città. In aula potrebbe essere presente anche l’assessore alla Rigenerazione urbana Giancarlo Tancredi, per il quale i magistrati hanno chiesto gli arresti domiciliari con l’accusa di corruzione. Le sue dimissioni sarebbero già pronte e potrebbero essere presentate proprio oggi.Ieri l’incontro con i vertici del Pd localiNel pomeriggio di ieri, Sala ha incontrato a lungo i vertici del Pd cittadino per fare il punto della situazione. “È stato un incontro costruttivo”, ha assicurato il segretario metropolitano dei dem, Alessandro Capelli, che ha spiegato che la delegazione ha “ribadito al sindaco l’appoggio e il sostegno del Partito Democratico”. Nel corso del colloquio “abbiamo espresso le nostre priorità – precisa – confermando al sindaco la necessità di segnali di cambiamento per rispondere ai nuovi bisogni della città”. La vicenda, dunque, “può essere un’occasione per ripartire investendo sul confronto serrato con la città da parte di tutto il centrosinistra, dando priorità alle sfide più pressanti che hanno investito Milano: diritto all’abitare, direzione dello sviluppo urbanistico, accessibilità, equità e città pubblica”.Qualunque sia la sua decisione, l’inchiesta sull’urbanistica scuote l’equilibrio politico di Palazzo Marino e rende sempre più difficile per il sindaco mantenere coesa la maggioranza e governare su uno dei settori chiave della città. Urbanistica significa scelte pesanti, e Milano ha sul tavolo dossier cruciali. A partire dalla vendita dello stadio e dell’area di San Siro a Milan e Inter, ormai imminente, passando per il completamento delle opere legate alle Olimpiadi invernali di Milano-Cortina del 2026, fino alla revisione del Piano di Governo del Territorio e all’attuazione del nuovo Piano casa.Il centrodestra all’attaccoDifficile uscirne indenne. “Comunque vada a finire Sala non ha più futuro nella politica“, sentenzia il presidente dei senatori di Forza Italia, Maurizio Gasparri, che evidenzia come “il Pd, non pare sostenerlo con convinzione”, nonostante l’appoggio dichiarato da Schlein. Per il senatore Massimiliano Romeo, segretario regionale della Lega Lombarda Salvini Premier, “non ci possiamo assolutamente permettere che Milano, la capitale economica del Paese, si fermi”. E precisa che “il giudizio politico negativo sugli anni di amministrazione della giunta Sala prescinde da quanto sta accadendo”. Per Davide Faraone, vicepresidente di Italia Viva “non ci si può dimettere per un avviso di garanzia” e “non si può fermare lo sviluppo di Milano per una indagine”. Dunque mentre i magistrati fanno il loro lavoro “la classe dirigente che ha fatto funzionare la città continui a lavorare”. Per Stefano Patuanelli, capogruppo del Movimento 5 Stelle al Senato, “l’inchiesta deve fare il suo corso”. Dopodiché, “in caso di processo, saranno i giudici a decidere eventuali condanne o assoluzioni”. Però – aggiunge – “la parte giudiziaria mi sembra l’elemento meno interessante del dibattito politico che ha acceso questo scandalo”. Perché “l’aspetto fondamentale emerso finora è un modello di sviluppo della città che aumenta le disuguaglianze”. Secondo Patuanelli dunque il sindaco Sala “si dovrebbe dimettere” ma “perché si è delineata una gestione della cosa pubblica consapevolmente spinta a vantaggio quasi totale degli interessi privati”.Questo articolo Inchiesta urbanistica Milano, Sala al bivio: oggi il Consiglio comunale decisivo proviene da LaPresse