“La nostra vita sempre col punto interrogativo”: così andare in treno tra Genova e Milano diventa una scommessa. Il racconto di pendolari e lavoratori

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“È sempre una vita col punto interrogativo”. Giulio Machetti dell’associazione pendolari del Levante ligure la vede così, tra un treno in ritardo e l’altro. Del resto per il capogruppo M5s al consiglio regionale ligure, Stefano Giordano, “i pendolari dovrebbero essere santificati per la pazienza che hanno, perché sanno che partono, ma non sanno più quando arrivano”. Anche perché, come nota Enrico Pallavicini del comitato pendolari Genova-Milano “su una linea come questa” tra i capoluoghi di Liguria e Lombardia “sia che guidi una 500 sia che guidi una Ferrari, hai fondamentalmente le stesse prestazioni. Paradossalmente, invece, i treni regionali sono quelli che ci metti 2 ore da Brignole a Centrale, ma quelle 2 ore si riesce ad arrivare. Il Frecciarossa ci dovrebbe mettere 1 ora e mezza, ma non ce la fa. L’Intercity dovrebbe metterci 1 ora e 40, ma non ce la fa. Per cui quando sentiamo il politico di turno che dice il prossimo anno si andrà da Genova a Milano in 1 ora ci viene da ridere perché sappiamo che non è possibile”. Ma a sentire chi viaggia sui treni in Liguria, c’è poco da ridere. In questo video le testimonianze di viaggiatori e lavoratori.L'articolo “La nostra vita sempre col punto interrogativo”: così andare in treno tra Genova e Milano diventa una scommessa. Il racconto di pendolari e lavoratori proviene da Il Fatto Quotidiano.