Inchiesta urbanistica, Sala: “Deleghe a Scavuzzo, mie dimissioni non fanno comodo a nessuno”

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L’inaugurazione dello SmartCityLab, nuovo spazio di innovazione “esempio di rigenerazione urbana” in via Ripamonti, poi la registrazione della nascita di bambini e bambine figli di due mamme “a due mesi dalla storica sentenza della Consulta”, a Palazzo Marino. Il sindaco di Milano Beppe Sala torna “al lavoro” anche se “con la faccia stanca di chi purtroppo non riesce a dormire bene”, e il giorno dopo le dimissioni dell’assessore alla Rigenerazione urbana Giancarlo Tancredi annuncia il passaggio delle deleghe alla vicesindaca Anna Scavuzzo. Sala: “Deleghe a Scavuzzo, soluzione temporanea”Una soluzione tuttavia solo “temporanea” precisa subito Sala, per evitare, spiega sempre il primo cittadino, di “prendere una decisione con un’urgenza che può portarci anche a fare riflessioni sbagliate”. La scelta del successore di Tancredi – per il quale la Procura ha chiesto gli domiciliari nell’ambito del nuovo filone della maxi inchiesta sull’urbanistica in città, che coinvolge lo stesso primo cittadino – non avverrà dunque a stretto giro ma servirà tempo: “Non mi spingerei a dire che decidiamo in settimana, per due settimane, voglio fare la scelta giusta e con calma”, spiega Sala ai cronisti nella sua prima uscita pubblica dopo il terremoto giudiziario e il Consiglio comunale in cui ha annunciato l’intenzione di non dimettersi. Un’ipotesi presa questa volta in concreta considerazione, sebbene “ho un po’ l’impressione che le mie dimissioni non avrebbero fatto comodo a nessuno: né al centrosinistra, ma neanche al centrodestra”, è la sua considerazione. Il sindaco spende parole di ringraziamento per Tancredi – atteso domani in Tribunale per l’interrogatorio di garanzia – “che ha fatto un grande lavoro”. “Credo molto nella sua onestà e mi spiace per come sia finita”, afferma Sala, che poi parla anche del rapporto con il Pd, ‘azionista’ di maggioranza della sua giunta: “Il rapporto col Pd è solido e rimarrà tale se nessuno, da entrambe le parti, penserà di poter cambiare le regole di ingaggio che abbiamo sempre avuto”. E ancora: “È evidente che bisogna parlarsi, ascoltarsi. Io a volte taglio un po’ le curve, vado in fretta, ma d’altro canto penso che la mia indipendenza sia stata un valore per tutti e dovrà continuare a essere così”. Pd: “Rapporto con Sala è solido”“Il nostro rapporto è solido perché sincero. Riconosciamo che l’autonomia del Sindaco è un valore, così come riteniamo fondamentale, nelle regole di ingaggio che ci siamo dati, un maggiore coinvolgimento dei Partiti della coalizione e, soprattutto, segnali concreti di cambiamento su alcuni aspetti della città”, la replica di Alessandro Capelli, segretario Pd Milano metropolitana. Duro sulla scelta di Scavuzzo il commento della Lega: “Quella annunciata oggi dal Sindaco Sala non è una scelta, ma l’ennesima vergogna di una Giunta incapace di governare”. E critico resta anche il consigliere dei Verdi, Carlo Monguzzi, secondo cui la delega temporanea dell’urbanistica alla vice “è un segnale opposto alla discontinuità. Come San Siro e tutto il resto”. Sulla vendita dello stadio “bisogna sempre rispettare la deadline del 10 novembre e quindi i tempi ci sono ancora”, tira dritto però Sala: “Io confermo che procederemo, quando avremo messo a posto tutto, e poi porteremo la decisione in Consiglio. Entro fine settembre bisognerà che il Consiglio si esprima se vogliamo rispettare, come mi pare doveroso, il vincolo posto dalla Sovrintendenza”.Questo articolo Inchiesta urbanistica, Sala: “Deleghe a Scavuzzo, mie dimissioni non fanno comodo a nessuno” proviene da LaPresse