Dopo 31 anni si torna ad indagare sull’omicidio irrisolto di Antonella Di Veroli, la commercialista trovata morta nell’aprile del 1994 nel suo appartamento nel quartiere Talenti. La Procura di Roma ha riaperto il procedimento e, su istanza del legale dei familiari della vittima Giulio Vasaturo, i pm di piazzale Clodio hanno deciso di avviare nuovi accertamenti investigativi.La donna venne uccisa nel suo appartamento di via Federico De Roberto con due colpi di pistola alla testa. Il corpo fu poi chiuso in un armadio con un sacchetto di plastica sulla testa e le ante furono sigillate con del silicone. Il caso è passato alla cronaca come il “delitto dell’armadio“.Gli investigatori, come sollecitato dall’avvocato Vasaturo nell’atto trasmesso in Procura, sono chiamati ad analizzare una serie di reperti, tra cui dei bossoli di piccolo calibro. Gli inquirenti, inoltre, sfrutteranno le nuove apparecchiature investigative per analizzare un’impronta individuata su un’anta dell’armadio dove fu trovato il corpo.A scoprire il cadavere, alcuni giorni dopo la morte, furono un fratello e una sorella della vittima, preoccupati per la sua assenza. La donna fu rinvenuta nell’armadio con indosso il pigiama. Secondo quanto emerso dall’esame autoptico, Di Veroli non morì a causa dei colpi d’arma da fuoco, ma per asfissia.L’attenzione degli investigatori si concentrò sulla vita privata della donna, focalizzandosi in particolare su due uomini: il fotografo Vittorio Biffani e Umberto Nardinocchi. Quest’ultimo uscì presto dalle indagini, mentre Biffani – a cui la vittima aveva prestato 42 milioni di lire mai restituiti – venne assolto in via definitiva dalla Cassazione nel 2000, dopo che già nei primi due gradi di giudizio le accuse nei suoi confronti erano cadute. Biffani è morto nel 2003.I familiari della vittima restano cauti sulla riapertura delle indagini, ma non nascondono speranze: “In questo momento non rilascio dichiarazioni per rispetto verso il prezioso lavoro degli inquirenti, nei confronti dei quali io e la mia famiglia riponiamo profonda fiducia e gratitudine”, afferma Carla Di Veroli, sorella della vittima, attraverso il legale.Foto d’archivioL'articolo Omicidio Antonella Di Veroli, dopo 31 anni la Procura riapre le indagini sulla donna trovata morta nell’armadio proviene da Il Fatto Quotidiano.