Mostra del Cinema di Venezia 2025, l’attualità irrompe al Lido: dal dramma di Gaza all’ascesa di Putin

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L’attualità più drammatica e brutale, fatta di morte e dittature, quella che occupa stabilmente da tempo le prime pagine dei giornali e le aperture dei telegiornali, trova spazio anche alla Mostra del Cinema di Venezia 2025 con una serie di film destinati a fare scalpore e a fare discutere. A partire dalla tragica storia dell’uccisione di Hind Rajab, la bambina palestinese di 5 anni rimasta bloccata in un’auto attaccata dalle forze armate israeliane a Gaza il 29 gennaio 2024 e trovata morta dieci giorni dopo. A raccontare questa vicenda drammatica è uno dei film più attesi in concorso. ‘The Voice of Hind Rajab’ di Kaouther Ben Hania è “uno dei film che susciterà più impressione e, spero, non polemiche”, ha dichiarato il direttore artistico Alberto Barbera, visibilmente emozionato, nel corso della conferenza stampa di presentazione della mostra. ‘Il Mago del Cremlino’ di Olivier Assayas“Scusate ma mi commuovo ancora pensando a questa bambina”, ha detto Barbera parlando ancora del film che per ricostruire in fiction la tragica morte di Hind utilizza le autentiche telefonate della bambina con lo zio, la mamma che non era in auto e i volontari che tentavano di soccorrerla. La regista Kaouther Ben Hania è nota per ‘L’uomo che vendette la sua pelle’ del 2020, primo film tunisino candidato agli Oscar. Attesa in concorso anche per il film ‘Il Mago del Cremlino’ di Olivier Assayas con Paul Dano, Alicia Vikander, Tom Sturridge, Will Keen, con Jeffrey Wright e Jude Law. Il film è la storia di Vadim Baranov, un giovane uomo dalla mente brillante sta per trovare la propria strada nella Russia dei primi anni ’90 alla caduta dell’Urss. Baranov, interpretato da Dano, diventa consigliere ufficioso di un ex agente del KGB destinato a conquistare il potere assoluto: colui che presto sarà conosciuto come ‘lo Zar’, Vladimir Putin, interpretato da Jude Law. Il tema della dittatura ricorre anche in ‘Orphan’Immerso nel cuore del sistema, Baranov diventa lo spin doctor della nuova Russia. Il Mago del Cremlino è una discesa negli oscuri meandri del potere, un racconto in cui ogni parola è parte di un disegno. Per il regista Olivier Assayas è la quarta volta a Venezia. Alla sceneggiatura ha collaborato il celebre scrittore Emmanuel Carrère, autore del best seller Limonov. E il tema della dittatura ricorre anche in ‘Orphan’, del regista premio oscar Laszlo Nemes. La pellicola si basa sui ricordi e l’esperienza di suo padre nei giorni dopo la rivolta ungherese del 1956, ed è la storia appunto di un ragazzo che aspetta il ritorno del padre. Nemes proverà a ripetere il successo del suo celebre ‘Il figlio di Saul’ con cui ha vinto l’Oscar per il miglior film straniero. ‘A House of Dynamite’E la guerra, quella nucleare, è infine sullo sfondo anche di un altro attesissimo film quello di Kathryn Bigelow ‘A House of Dynamite’. La celebre regista americana affronta il tema dell’ossessione del nucleare. La storia ruota intorno a un attacco missilistico non attribuito che colpisce gli Stati Uniti, ambientando l’intera vicenda all’interno della Casa Bianca. Il film contrappone un ritmo serrato a una corsa contro il tempo per identificare i responsabili e decidere se e come reagire. “Anche quest’anno, la Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica della Biennale di Venezia propone una serie di film in prima mondiale in grado di accompagnarci in quel viaggio verso l’ignoto che contempla l’epifania di un nuovo autore, o la scoperta di un film capace di scatenare emozioni inattese”, ha sottolineato il direttore artistico della mostra Alberto Barbera. Questo articolo Mostra del Cinema di Venezia 2025, l’attualità irrompe al Lido: dal dramma di Gaza all’ascesa di Putin proviene da LaPresse