Matteo Salvini parla delle Olimpiadi di Milano-Cortina 2026. “Dall’accensione della fiaccola il 6 febbraio fino a metà marzo gli occhi del mondo saranno puntati sull’Italia. L’evento olimpico da che mondo è mondo è il momento in cui i conflitti rimangono fuori dalla pista. Per questo gli appelli a non avere la bandiera di Israele alle olimpiadi alimentano il conflitto. Il mio obiettivo è di avere tutte le bandiere di tutti i paesi in conflitto alle Olimpiadi Milano-Cortina. Senza che nessun atleta si debba vergognare del posto dove è nato e cresciuto”, ha detto il segretario della Lega e ministro dei Trasporti durante il suo intervento alla consegna del Premio Italia-Israele 2025 alla Camera dei Deputati.“In prospettiva futura neanche una bandiera dovrà essere esclusa” aggiunge il vicepresidente del Consiglio. “Sarà facile arrivarci per febbraio? No. Ma penso a quanto sarebbe bello avere sulle piste della Valtellina atleti ucraini e atleti russi. C’è tempo fino a settembre e spero che quelli che ne anno responsabilità in questi giorni di luglio, agosto e settembre lavorino per gettare acqua sul fuoco”.Questo articolo Milano-Cortina 2026, Salvini: “Atleti russi e ucraini gareggino con la loro bandiera” proviene da LaPresse