Separazione carriere, c’è l’ok del Senato. Opposizioni in protesta. Meloni: “Passo avanti”

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Con 106 voti favorevoli, 61 contrari e 11 astenuti l’aula del Senato ha approvato in seconda lettura il ddl di riforma costituzionale sulla Separazione delle carriere, in materia di ordinamento giurisdizionale e istituzione della Corte disciplinare.Ordinamento giurisdizionale e #CorteDisciplinare. Con 106 voti favorevoli, 61 contrari e 11 astensioni, approvato il ddl costituzionale sulla #SeparazionedelleCarriere giudicante e requirente della #Magistratura https://t.co/Y0dkqr2WIU Torna alla Camera per la 2a deliberazione pic.twitter.com/DCAgTiZhcP— Senato Repubblica (@SenatoStampa) July 22, 2025Opposizioni protestano con cori e cartelli, ‘vergogna’ Protesta delle opposizioni in Aula al Senato dopo l’approvazione del ddl costituzionale sulla Separazione delle carriere. Molti senatori dell’opposizione hanno intonato il coro ‘vergogna, vergogna’. I parlamentari del Pd hanno protestato alzando dei cartelloni con la copertina della Costituzione. Dai banchi del M5S hanno sollevato dei cartelli per dire alla maggioranza di non portare avanti questa legge in nome di Falcone e Borsellino. ‘Non in mio nome’, recitano i cartelli affiancati dalla foto dei giudici antimafia. Accanto il cartello ‘ma nel loro’, con accanto un fotomontaggio di Licio Gelli accanto a Silvio Berlusconi.La protesta delle opposizioni nell’aula del Senato in occasione del voto finale sul ddl costituzionale in materia di ordinamento giurisdizionale e istituzione della Corte disciplinare, Roma, Martedì 22 Luglio 2025 (Foto Roberto Monaldo / LaPresse) Meloni: “Avanti per giustizia più efficiente ed equa”Sui propri canali social arriva il plauso della premier Giorgia Meloni. “L’approvazione in seconda lettura al Senato della riforma costituzionale della giustizia, segna un passo importante verso un impegno che avevamo preso con gli italiani e che stiamo portando avanti con decisione. Il percorso non è ancora concluso, ma oggi confermiamo la nostra determinazione nel dare all’Italia un sistema giudiziario sempre più efficiente, equo e trasparente”, ha scritto la presidente del Consiglio.Ciriani: “Ora spediti per referendum in 2026”“Il Senato ha approvato in seconda lettura la riforma della giustizia voluta dal governo Meloni. E’ un risultato storico che abbiamo perseguito con determinazione e impegno. Siamo fieri e orgogliosi di ciò che stiamo facendo perché nella nostra azione non c’è alcun intento punitivo. Ma solo la volontà di dare ai cittadini una giustizia giusta e una magistratura libera, senza il peso del potere correntizio. Ringrazio tutti i parlamentari, senatori e deputati, per il loro lavoro. Ora andiamo avanti spediti con la terza e la quarta lettura per poi dare agli italiani la possibilità di esprimere il loro giudizio con il referendum nel 2026”. Lo dichiara Luca Ciriani, ministro per i rapporti con il Parlamento. Flash mob FdI davanti a Senato, ‘Giustizia è fatta’ Flash mob di Fratelli d’Italia, in piazza San Luigi dei Francesi, a Roma, dopo il via libera del Senato in seconda lettura al ddl di riforma costituzionale sulla Separazione delle carriere. ‘Giustizia è fatta. Avanti con le riforme’, si legge sullo striscione srotolato dagli esponenti di FdI. Presenti, tra gli altri, i capigruppo al Senato e alla Camera, Lucio Malan e Galeazzo Bignami, il sottosegretario alla Giustizia, Andrea Delmastro Delle Vedove, e il presidente della Commissione Affari costituzionali di Palazzo Madama, Alberto Balboni. “Nordio sta portando avanti un lavoro straordinario per la giustizia”, ha detto Malan, che ha poi sottolineato “la correttezza e la positività del governo Meloni. “Tutta la sinistra protesta, ma in realtà ciò che a loro dà realmente fastidio è la parte della riforma che taglia le unghie alle correnti. In questo modo si interrompe lo strapotere delle correnti sui magistrati, la stragrande maggioranza dei magistrati è contenta di questa riforma, perché finalmente farà carriera chi davvero lo merita”, ha commentato Balboni.Anm: “Addomestica magistrati, Stato di diritto più fragile” “La riforma costituzionale approvata oggi toglierà garanzie ai cittadini, questa è la nostra principale preoccupazione. Ed è chiaro che l’intento di questa riforma sia quello di avere una magistratura addomesticata e subalterna, che rinunci al proprio compito di controllo di legalità”. Lo afferma la Giunta esecutiva centrale dell’Associazione nazionale magistrati. “Nel pieno rispetto del voto odierno e in attesa dei successivi passaggi parlamentari previsti dall’articolo 138 della Costituzione continueremo a intervenire nel dibattito pubblico per argomentare con convinzione e determinazione le ragioni della nostra contrarietà a questo disegno di legge. Lo faremo nei prossimi mesi e lo faremo fino al referendum. La riforma Nordio mette a rischio l’indipendenza della magistratura, lo fa indebolendo l’organo di autogoverno innanzi tutto. E lo fa non prevedendo per la giustizia le risorse necessarie a garantirle un efficace funzionamento. Questa riforma non rafforza lo Stato di diritto: lo rende più fragile”, conclude la Giunta esecutiva centrale dell’Anm.Conte: “Riforma per tutelare potenti, ingiustizia è fatta”Sui social è intervenuto il leader del M5S Giuseppe Conte. “Processi lumaca, precari a rischio nei tribunali, app per il processo telematico che hanno creato caos, disagi e file per settimane, criminali che scappano prima dell’arresto perché con la riforma Meloni-Nordio vengono avvertiti, borseggiatori impuniti perché senza la denuncia del derubato forze dell’ordine e tribunali non possono fare niente”, ha commentato l’ex premier. INGIUSTIZIA È FATTAProcessi lumaca, precari a rischio nei tribunali, app per il processo telematico che hanno creato caos, disagi e file per settimane, criminali che scappano prima dell’arresto perché con la riforma Meloni-Nordio vengono avvertiti, borseggiatori impuniti perché…— Giuseppe Conte (@GiuseppeConteIT) July 22, 2025“Ovviamente questi non sono problemi da risolvere per il Governo Meloni perché sono i problemi dei comuni cittadini. Molto più importante mettere il guinzaglio ai magistrati, proteggere politici e potenti dall’azione dei tribunali e realizzare il sogno di Licio Gelli e della P2: è per questo che poco fa hanno approvato la Separazione delle carriere al Senato. Hanno in testa un disegno ben chiaro: i pubblici ministeri superpoliziotti sotto la sfera di influenza e di condizionamento del Ministro della Giustizia di turno, meno garanzie per i cittadini comuni, più impunità per qualche potente privilegiato. Una giustizia su misura per chi conta, per chi ha il potere in mano: ingiustizia è fatta”, ha aggiunto Conte. Questo articolo Separazione carriere, c’è l’ok del Senato. Opposizioni in protesta. Meloni: “Passo avanti” proviene da LaPresse