Conto corrente diritto per tutti, sì unanime della Camera

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Le banche sono obbligate ad aprire un conto corrente a chiunque lo richieda e non potranno chiuderlo se è in attivo: con voto unanime – 254 sì – la Camera sancisce che il conto corrente è un diritto per tutti: potrà essere rifiutato solo in caso di motivi di sicurezza, come il rischio di riciclaggio o di finanziamento del terrorismo, ma è uno strumento base di “cittadinanza” economico-finanziaria da garantire. Cosa prevede il disegno di legge sul conto correnteIl disegno di legge in unico articolo, che mette insieme le proposte di Noi Moderati e della Lega iniziate nella scorsa legislatura e che dovrà essere approvato dal Senato, introduce un nuovo articolo del codice civile, il 1857-bis (Apertura e chiusura di un rapporto di conto corrente) e prevede che “fermo restando l’obbligo di osservare le disposizioni nazionali ed europee in materia di contrasto del riciclaggio e del finanziamento del terrorismo, la banca non può in alcun caso esimersi dalla stipula di un contratto di conto corrente con chiunque lo richieda”. Diventati indispensabili per ricevere lo stipendio o per operazioni come la domiciliazione delle bollette, sono oltre 48 milioni i conti correnti in Italia intestati a cittadini o imprese, 5,6 milioni in più rispetto a 5 anni fa (+13,2%), secondo un report del sindacato dei bancari Fabi, che spiega la recente impennata con la diffusione dei pagamenti elettronici e delle app di home banking, ma anche l’aumento di partite Iva e microimprese. “Moneta elettronica elemento costitutivo di una piena cittadinanza”Come si legge nella presentazione, la proposta di legge “nasce per rispondere alle esigenze di numerosi cittadini che, negli ultimi anni, hanno visto chiudere, unilateralmente e senza motivo, il rapporto di conto corrente dalla propria banca, pur in presenza di saldi attivi“. “Non potrà più essere negato, ad esempio, per una segnalazione al sistema Crif, il grande archivio creditizio che contiene dati su oltre 40 milioni di italiani, molti dei quali con semplici ritardi nei pagamenti e non certo pericolosi debitori”, riassume Saverio Romano (Nm), firmatario della proposta. “In un mondo in cui lo Stato impone l’uso della moneta elettronica, quello stesso Stato deve garantire l’accesso alla moneta elettronica che, a questo punto, non è più un servizio aggiuntivo ma diventa un elemento costitutivo di una piena cittadinanza e inclusione non solo finanziaria ma anche sociale – afferma invece Alberto Bagnai (Lega) -. Non significa certo demonizzare il contante, su cui la Lega porta avanti l’impegno per tutelarne l’uso”.Questo articolo Conto corrente diritto per tutti, sì unanime della Camera proviene da LaPresse