Nel primo semestre 2025 Stellantis stima ricavi pari a 74,3 miliardi di euro e perdite nette per 2,3 miliardi di euro. “In assenza di una guidance finanziaria, sospesa dall’azienda il 30 aprile 2025, le previsioni degli analisti finanziari costituiscono attualmente il parametro principale per le aspettative dei mercati – si legge in una nota del gruppo – Il fine della divulgazione dei seguenti dati finanziari preliminari relativi al primo semestre 2025 è di colmare la differenza tra le previsioni degli analisti e la performance dell’azienda per il periodo”.Calo delle consegne globali nel secondo trimestre 2025: -6%Nel trimestre chiuso il 30 giugno 2025, le consegne consolidate di Stellantis sono stimate in 1,4 milioni di unità, in calo del 6% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Il gruppo attribuisce la flessione alle pause produttive causate dai dazi nordamericani introdotti all’inizio del trimestre e a un impatto, seppur limitato, della transizione di prodotto nell’Europa allargata.“Nei tre mesi chiusi il 30 giugno 2025, le consegne consolidate sono state stimate in 1,4 milioni di unità, con un calo del 6% rispetto all’anno precedente, a causa delle pause di produzione legate alle imposizioni dei dazi nordamericani all’inizio del trimestre, oltre a un impatto ridotto, ma negativo, della transizione dei prodotti nell‘Europa allargata, dove diversi importanti modelli sono in fase di accelerazione dopo i recenti lanci, oppure in attesa di avvii di produzione previsti per la seconda metà del 2025” si legge in una nota del gruppo.Stellantis in Nord America: -25% nelle consegne“In Nord America, le consegne del secondo trimestre sono diminuite di circa 109 mila unità rispetto allo stesso periodo del 2024, con un calo del 25% su base annua, per diversi fattori che includono la riduzione della produzione e delle spedizioni di veicoli importati, maggiormente colpiti dai dazi e delle minori vendite alle flotte aziendali – prosegue il gruppo automobilistico – Le vendite totali sono diminuite del 10% rispetto all’anno precedente, con le vendite al dettaglio negli Stati Uniti relativamente stabili e con i due marchi più importanti della regione, Jeep e Ram, che hanno registrato complessivamente un aumento delle vendite del 13% rispetto all’anno precedente”.Europa allargata: -6% per effetto della transizione di prodottoPer quanto riguarda l’Europa allargata “le consegne del secondo trimestre sono diminuite di circa 50 mila unità, pari a un calo del 6% rispetto all’anno precedente, dovuto principalmente a fattori di transizione dei prodotti. I veicoli del segmento B con piattaforma ‘Smart Car’, lanciati di recente, continuano la salita verso i loro livelli di produzione e i confronti con l’anno precedente sono influenzati dalla pausa della Fiat 500 con motore a combustione interna (‘ICE’) in attesa dell’arrivo del suo successore mild-hybrid – prosegue Stellantis – Le consegne delle quattro Smart Car (Citroën C3 e C3 Aircross, Opel/Vauxhall Frontera e Fiat Grande Panda) sono aumentate del 45% su base progressiva nel secondo trimestre 2025, ovvero di 25 mila unità, rispetto al primo trimestre dello stesso anno”.Altre regioni in crescita: +22% complessivoNelle altre regioni “le consegne sono cresciute complessivamente di 71 mila unità, pari a un aumento del 22% su base annua, grazie soprattutto a un aumento del 30% in Medio Oriente e Africa e del 20% in Sud America. In Medio Oriente e Africa le consegne sono aumentate di 29 mila unità, grazie soprattutto all’aumento dei volumi in Turchia e agli sviluppi positivi in Egitto, Algeria e Marocco”, conclude Stellantis, che “continua a detenere la leadership in Sud America, con un aumento di 43 mila unità su base annua, beneficiando della crescita del settore, soprattutto in Argentina e Brasile”.Questo articolo Stellantis, nel primo semestre ricavi per 74,3 miliardi, perdita netta 2,3 miliardi proviene da LaPresse