AGI - Il Senato ha approvato la riforma costituzionale delle carriere dei magistrati con 106 voti a favore, 61 no e undici astenuti. Il testo approvato in seconda lettura - è la prima deliberazione del Senato - torna alla Camera. Sul disegno di legge costituzionale si sono astenuti oltre ai senatori di Italia viva gli esponenti delle Autonomie e Marco Lombardo di Azione."Sono molto soddisfatto, perché ho realizzato una mia aspirazione: è dal 1995, quando ho scritto il primo libro sulla giustizia da magistrato, ci credevo fermamente", ha commentato il Guardasigilli, Carlo Nordio, conversando con i giornalisti in Senato. "Di fronte a una riforma così epocale le divergenze di opinioni si sono acuite, ora spero che il dialogo riprenderà con maggiore serenità", ha detto Nordio."L'approvazione in seconda lettura al Senato della riforma costituzionale della giustizia segna un passo importante verso un impegno che avevamo preso con gli italiani e che stiamo portando avanti con decisione. Il percorso non è ancora concluso, ma oggi confermiamo la nostra determinazione nel dare all'Italia un sistema giudiziario sempre più efficiente, equo e trasparente". Cosi', in un post su X, la presidente del Consiglio Giorgia Meloni. Il flash mobFratelli d'Italia esulta per il secondo via libera del Parlamento. "Giustizia è fatta. Avanti con le riforme", recita uno striscione srotolato a Piazza San Luigi dei Francesi, a due passi da Palazzo Madama, da una delegazione di parlamentari. A festeggiare per il risultato, con i capigruppo di FdI di Camera e Senato, Lucio Malan e Galeazzo Bignami, si presenta un nutrito gruppo di parlamentari tra senatori e deputati, incluso il sottosegretario alla Giustizia, Andrea Delmastro Delle Vedove, e il presidente della commissione Affari costituzionali di Palazzo Madama, Alberto Balboni che ha preso la parola subito dopo i ringraziamenti di Malan ai presenti."Tutta la sinistra protesta contro questa norma che sancisce la separazione delle carriere, ma in realtà", dice Balboni, "ciò che dà davvero fastidio non è questa parte della riforma, ma quella che taglia le unghie alle correnti della magistratura, quella che sancisce l'estrazione a sorte per la composizione del Csm per quanto riguarda la componente togata. Questo", incalza, "è ciò che loro non digeriscono, perché in questo modo si interrompe lo strapotere delle correnti sui magistrati. Io frequento i tribunali tutti i giorni e vi garantisco che la grande maggioranza dei magistrati è contenta di questa riforma, perché finalmente farà carriera chi davvero lo merita e non chi è asservito a una o all'altra corrente"."E poi con questa riforma finalmente ci saranno due Csm: uno che si occuperà dei pubblici ministeri e uno che si occuperà dei giudici. Perche'", ribadisce Balboni, "è contrario a ogni principio liberale che giudici e pubblici ministeri decidano insieme, gli uni nei confronti degli altri, la carriera, le promozioni, i trasferimenti e persino i procedimenti disciplinari. È questo", assicura, "che dà fastidio alla sinistra e a certa magistratura perché in questo modo noi tagliamo la cinghia di trasmissione tra certa mala politica e certa magistratura".Lucio Malan prende il microfono per ringraziare tutti coloro che "hanno fatto la prima e più complessa lettura" del decreto costituzionale. In primis il ministro della Giustizia Nordio che "è stato costantemente presente nel lavoro d'Aula, sopportando anche interventi non riguardosi ne' della sua persona, né della sua carica. Il ministro Nordio", ricorda Malan", è stato alleato del Parlamento nel portare avanti questa riforma con la sua esperienza di magistrato di quarant'anni di carriera, senza macchia e con la massima credibilità. Anche come ministro sta portando avanti un lavoro straordinario per la giustizia della nostra nazione".