Ddl femminicidio approvato in Senato

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L’Aula del Senato ha approvato all’unanimità, in prima lettura, il ddl per l’introduzione del delitto di femminicidio e altri interventi normativi per il contrasto alla violenza nei confronti delle donne e per la tutela delle vittime. Il provvedimento passa ora all’esame della Camera. L’ok in Cdm era arrivato a marzo.Cucchi: “Reato femminicidio è primo passo ma non basta”“Alleanza Verdi e Sinistra vota a favore del provvedimento sul femminicidio, perché riteniamo sia giusto che il legislatore riconosca, fotografi e descriva un fenomeno gravissimo, che affonda le radici nel sistema culturale patriarcale. E lo facciamo anche se non siamo favorevoli all’introduzione di nuovi reati, e fattispecie penali, di cui invece il governo Meloni, e la destra in generale, sono campioni del mondo. Questa volta, però, pensiamo che intervenire anche dal punto di vista repressivo non sia un errore. Il testo poi è stato migliorato, ma tuttavia rimane aperta una questione per noi importante che riguarda la punibilità contro chi commette femminicidio nei confronti di persone percepite come donne ma che non lo sono anagraficamente“. Lo afferma la senatrice dell’Alleanza Verdi e Sinistra, Ilaria Cucchi. “Il femminicidio non è passione, non è gelosia, non è amore. Il femminicidio è l’esito di una cultura patriarcale, di possesso e controllo, presente in ogni livello del nostro tessuto sociale e culturale che non può essere debellato unicamente con la creazione di un reato ad hoc né con l’introduzione di aggravanti specifiche – prosegue Cucchi -. Il femminicidio è un fenomeno culturale e come tale va affrontato. Abbiamo ottenuto che la nostra proposta di legge sull’introduzione dell’educazione sentimentale e affettiva nelle scuole sia calendarizzata alla ripresa dalla pausa estiva”. “Sarebbe importantissimo che l’educazione di genere, l’educazione alle differenze e alla vita emotiva entrasse a pieno titolo nei curricula scolastici. Il fenomeno ha radici culturali profonde e per poter intervenire in maniera efficace è fondamentale lavorare sulle nuove generazioni”, conclude Cucchi. M5S: “Gli uomini facciano la loro parte”“Esiste una questione maschile. Dobbiamo essere protagonisti noi per primi di una trasformazione culturale degli uomini, che ribalti la mentalità maschile e trasformi i nostri figli in modelli positivi, in grado di cambiare tutta la società. Abbiamo una grande responsabilità noi maschi. Modificare i paradigmi culturali richiede tempo e impegno, per questo sono i nostri figli la speranza per il futuro. Come uomini delle istituzioni dobbiamo agire tutti, dobbiamo essere ciascuno parte della soluzione”. Così in aula il senatore M5S Marco Croatti durante la discussione generale sul ddl femminicidio, prima dell’approvazione. “Viviamo in una società – dichiara la senatrice M5S Anna Bilotti – in cui è necessario ribadire, anche a livello legislativo, che le donne vengono uccise in quanto donne. Il nostro voto a favore è solo un punto di partenza. Riteniamo giusto che venga introdotto il femminicidio come reato autonomo, ma si poteva fare molto altro già in questo provvedimento. La radice del problema è in una società che colloca gli uomini in una posizione di superiorità innata in virtù della quale si sentono in diritto di considerare le donne come un oggetto e di esercitare su di esse il possesso, fino ad arrivare a privarle della vita. Continueremo a lottare per tutto quello che non si è avuto ancora il coraggio di fare”. L’ITALIA TRA I 5 PAESI CON PIU’ DONNE UCCISE IN EUROPABiancofiore (Noi Moderati): “Ergastolo, niente più scuse”“Riparto da dove due anni fa cominciai il mio intervento in aula quando approvammo la legge contro la violenza di genere. Parafrasando le parole di Elena Cecchettin, sorella di Giulia, dissi che in Italia non c’era un solo posto dove una donna potesse sentirsi sicura. Oggi posso affermare, con orgoglio, che con dopo il sì del Parlamento a questa legge, ci sarà solo un posto in Italia per un uomo che odia e uccide una donna: sarà il carcere a vita”. Lo ha detto la senatrice Michaela Biancofiore, presidente del gruppo Civici d’Italia, Nm, Coraggio Italia, Udc, Maie, durante le dichiarazioni di voto sulla legge che istituisce il delitto di femminicidio. “Il femminicidio – ha aggiunto – verrà punito con l’ergastolo, niente più scuse, né bilanciamenti tra aggravanti e attenuanti ma una pena certa e esemplare. Oggi – ha osservato – posiamo una pietra miliare sul cammino della giustizia nei confronti delle centinaia di donne che hanno pagato con la vita le proprie scelte di libertà. Come ha detto il premio Nobel per la pace, Kofi Annan, ‘la violenza contro le donne è forse la violazione dei diritti umani più vergognosa. Non conosce confini, né geografia, cultura o ricchezza. Fintanto che continuerà non avremo compiuto progressi verso l’uguaglianza e la pace’. Ecco, solo se sapremo rispondere alle esigenze delle donne prevedendo pene esemplari e certe, riusciremo a fermare questa violenza. Questa legge è un passo molto importante in questa direzione, che si aggiunge a tutta una serie di misure assunte in precedenza, grazie ad un’azione congiunta mai registrata tra il governo, i membri della Commissione d’inchiesta sul femminicidio e della Commissione Giustizia. Con questa legge – ha concluso – dimostriamo che la battaglia contro questa piaga unisce tanto la politica che la società civile e non è una crociata contro gli uomini ma un filo rosso che unisce tutte e tutti”.Questo articolo Ddl femminicidio approvato in Senato proviene da LaPresse