AGI - "L'Algeria è un Paese fondamentale, un partner strategico. È il nostro primo partner nel Mediterraneo. Insieme lavoriamo per la stabilità, la pace nel Mediterraneo, la crescita e il benessere dei nostri popoli". Lo ha detto il ministro degli Esteri, Antonio Tajani in apertura del Forum d'Affari Italia-Algeria in corso a Roma. "Questa è un'occasione preziosa per ampliare e diversificare la nostra partnership, per renderla più forte", ha sottolineato Tajani. "Dobbiamo garantire stabilità e pace nell'area cruciale del Mediterraneo, affinché sia un mare di commercio e prosperità, non di morte, non un cimitero di migranti", ha ancora detto il ministro degli Esteri italiano. "La cooperazione tra Roma e Algeri non è solo economica, ma anche politica", ha affermato Tajani, ricordando che quello odierno è il terzo grande appuntamento bilaterale in soli sei mesi dedicato al partenariato tra Italia e Algeria. Crescita e Diversificazione Economica"L'Algeria cresce e diversifica la sua economia. L'Italia con le sue PMI è il partner ideale per accompagnare questo processo". Lo ha detto il ministro degli Esteri Antonio Tajani al Forum d'affari Italia-Algeria in corso a Roma. I dati dell'interscambio tra l'Italia e l'Algeria sono in forte e costante crescita: dopo aver toccato i 14 miliardi nel 2024, quest'anno continuano ad aumentare. Oggi a Roma circa 30 accordi sono stati firmati tra le imprese italiane e il Paese nord-africano. "Mai accontentarsi. Il partenariato va ampliato e diversificato", ha sottolineato Tajani. "Sono tante le sfaccettature del nostro sistema produttivo che possono diventare sfaccettature della crescita dell'Algeria", ha affermato il ministro. È forte l'interesse del tessuto produttivo italiano verso l'Algeria nell'ambito della sua strategia di crescita dell'export italiano. Il 40% del PIL italiano deriva dall'export, con un fatturato complessivo di 623 mld e l'obiettivo di raggiungere quota 700 miliardi entro fine 2027. Il secondo obiettivo di Roma è incrementare l'internazionalizzazione delle sue imprese, grazie a istituzioni preposte quali Ice, Sace e Simest. "Sono gli strumenti che abbiamo per farlo, anche in Algeria, dove i settori prioritari sono tanti, a cominciare dall'energia", ha proseguito Tajani, sottolineando la "relazione speciale" in essere e le "collaborazioni già consolidate delle nostre grandi aziende" nel settore. "L'energia è un tema fondamentale, con il Corridoio Mediterraneo dell'Idrogeno e Medlink", ha affermato il ministro degli Esteri. L'Italia con le sue aziende è in prima linea in Algeria anche nel settore dell'automobile, in forte espansione. L'agroindustria è un altro settore chiave, grazie al savoir-faire, all'expertise e alla ricerca italiani, a cominciare dai progetti portati avanti da Bonifiche Ferraresi. Infine, infrastrutture logistiche straordinarie sono già state costruite in Algeria, oltre alla centralità della connettività digitale, con i cavi sottomarini che sono le autostrade del futuro, ad esempio con il progetto centrale Bluemed.Un Ponte tra Algeria e Bruxelles"L'Italia intende essere un ponte tra Algeria e Bruxelles a sostegno di rapporti di collaborazione proficua tra le due parti. Faremo in modo che gli ostacoli siano superati". Lo ha detto il ministro degli Esteri Antonio Tajani nel suo intervento al Forum d'affari Italia-Algeria in corso a Roma, evidenziando "l'ottima sintonia e l'identità di vedute" emerse dall'incontro con l'omologo algerino, Ahmed Ataf. Rivolgendosi all'imprenditoria dei due paesi, il ministro Tajani ha sottolineato che "sappiate che non siete soli. Dietro di voi ci sono due sistemi politici che lavorano al rafforzamento di un partenariato win-win, sfruttando tutte le opportunità di un'amicizia politica e storica. L'obiettivo è quello di dare benefici tangibili ai nostri due popoli". (AGI)Vqv (AGI) - Roma, 23 lug.- "Il Forum di oggi riafferma il grande slancio di amicizia, di cooperazione e di buon vicinato tra i nostri due Paesi. Uno slancio realizzato ai massimi livelli, riflesso dei significativi progressi compiuti dal nostro partenariato in molti settori". Lo ha dichiarato Ahmed Attaf, ministro degli Affari esteri e della comunità nazionale all'estero della Repubblica Democratica Popolare di Algeria, in apertura del Forum d'affari Italia-Algeria in corso a Roma. "Algeria e Italia hanno buone ragioni per ritenere di aver costruito un partenariato che può rappresentare un modello per la nostra regione euro-mediterranea e ci sono promettenti prospettive che invitano a rafforzarlo". Il capo della diplomazia algerina ha sottolineato che l'Italia è il primo partner dell'Algeria e che l'Algeria è il primo partner dell'Italia in Africa. Il volume degli scambi nel 2024 ha superato i 15 miliardi di dollari, sia grazie agli idrocarburi che ad altri settori. "Le relazioni tra i nostri paesi non sono soltanto commerciali: hanno assunto una dimensione di investimenti, una presenza di oltre 200 imprese italiane in Algeria", ha sottolineato Attaf. Sebbene questi indicatori siano incoraggianti in generale, ci sono tre settori vitali e tra loro complementari: energia, industria, agricoltura.Energia, Industria e Agricoltura: Settori Chiave"Per quanto riguarda l'energia, l'Algeria non è un semplice fornitore per l'Italia, ma un partner affidabile che oggi copre il 40% del fabbisogno dell'Italia, in particolare con il gas naturale. Importanti progetti in questo settore riguardano l'idrogeno verde e Medlink, l'interconnessione elettrica", ha proseguito il ministro degli Esteri algerino. In campo industriale, lo stabilimento di assemblaggio della Fiat ad Orano sta consentendo di sviluppare il mercato nazionale ma anche il tessuto industriale locale. Per l'agricoltura, il ministro algerino ha ricordato un progetto nel sud e ha parlato di prospettive concrete per un partenariato agricolo mediterraneo con "vista sull'Africa", nell'ambito del Piano Mattei del governo italiano. Sempre nel campo agricolo, il ministro Attaf ha parlato poi del centro Enrico Mattei di Sidi Bel Abbes (nord-ovest), che sarà al servizio non solo dell'Algeria ma anche di tutto il continente africano. Tutto questo risponde "a un ambizioso percorso di sviluppo dell'Algeria" messo a punto dal presidente Tebboune che mira a "costruire un'economia forte e diversificata, meno dipendente dagli idrocarburi".A tale scopo, il governo algerino ha creato un "ambiente stimolante per investire", anche attraverso l'introduzione di agevolazioni fiscali. Il ministro Attaf ha poi sottolineato che "è in atto uno sforzo oltre che per diversificare, anche per valorizzare le risorse interne - ferro, fosfato - che ha cominciato a dare i suoi frutti". Nel 2024, il tasso di crescita del PIL è stato del 4,8%, per un totale di 260 miliardi di dollari, oltre al fatto che il Paese detiene 70 miliardi di dollari di riserve valutarie mentre sta crescendo anche l'export non legato agli idrocarburi: è di +10 miliardi la previsione per il 2025. "L'Algeria è tornata in questo modo tra le prime tre economie africane e ha l'obiettivo di raggiungere 400 miliardi di dollari di PIL", ha prospettato il capo della diplomazia algerina. Su questa base, "incoraggiamo ulteriori investimenti nell'ambito del partenariato Italia-Algeria per orizzonti strategici più ampi che possono essere garantiti da fiducia reciproca", ha concluso Attaf.