Usa. Trump gioca d’azzardo con le criptovalute

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di Mario Lettieri e Paolo Raimondi * – La “settimana cripto” del Congresso Usa, appena conclusa, segna il completo stravolgimento della politica monetaria e finanziaria americana e internazionale. Sotto il tappeto della propaganda mediatica, che esalta il successo della cripto finanza “finalmente regolata e trasparente”, si nasconde la morte del dollaro e della Federal Reserve.La legge nota come Genius Act sulle stablecoin è stata votata da una larga maggioranza bipartisan anche alla Camera e subito sottoscritta da un eccitato presidente Trump. The Donald è il primo promotore e banditore delle cripto valute che intende rendere gli Usa “la capitale cripto del pianeta”.Il Genius Act imporrebbe agli emittenti di sostenere le stablecoin, usate per i pagamenti, con attività liquide di alta qualità. Ciò dovrebbe creare, si afferma, una nuova domanda di titoli di debito statunitense. La legge proibisce ai parlamentari eletti e agli alti funzionari dell’esecutivo di lucrare sull’uso delle stablecoin, cosa che invece i ministri e anche il presidente possono fare. D’altra parte il coinvolgimento personale di Trump nelle criptovalute è arcinoto.Tra le altre cose, si stabilisce che gli emittenti di stablecoin autorizzati devono mantenere riserve su base uno a uno con attività composte di valuta statunitense, depositi detenuti presso istituti di credito assicurati, buoni del Tesoro, cambiali o obbligazioni a breve termine. Si permette, però, che tali riserve possono essere ipotecate, reinvestite, anche se solo per scopi limitati. Come con la legge dei derivati, una porticina lasciata aperta può diventare poi un’autostrada.Nella realtà, al di là di tante parole e giustificazioni, si permette a privati di creare nuove monete, nuova liquidità, alternativa al dollaro, con cui operare nel sistema dei pagamenti. Per quanto riguarda il debito pubblico, il meccanismo funziona in questo modo: il governo, con l’approvazione del Congresso, emette titoli di debito che vengono comprati dalla Fed, attraverso la creazione di liquidità, di dollari, e da banche statunitensi e internazionali certificate e accettate. Domani detti titoli potranno essere comprati da emittenti privati di stablecoin.Durante la settimana la Camera dei Rappresentanti statunitense ha votato a maggioranza altre due leggi che intendono promuovere il mercato cripto. Adesso passano al Senato per la loro approvazione.L’Anti-CBDC (Central bank digital currency) Surveillance State Act, la legge contro il controllo della moneta digitale da parte della banca centrale, afferma che la CBDC può essere emessa solo dal governo federale, che ne ha il controllo, e non dalla Federal Reserve. Essa vieta che la Fed possa usarla come strumento di politica monetaria. Contrariamente a quanto sta accadendo negli Usa, in Europa è la Bce che sta approntando l’emissione di un euro digitale che, invece, rimarrebbe totalmente sotto il controllo della banca centrale.In precedenza Trump aveva già emesso un executive order in cui proibiva alle agenzie federali di emettere una moneta digitale. La legge rende permanente il divieto in modo tale che “una futura Amministrazione non possa usare questo strumento come un’arma contro gli americani.”!La seconda legge approvata, il Clarity Act, intende introdurre “norme moderne” per regolare l’innovazione digitale finanziaria. In sostanza si vorrebbe portare chiarezza sulla differenza tra ciò che è considerato security (investimenti in titoli negoziabili come azioni e obbligazioni) e ciò che è considerato commodity (qualcosa che si vende, il bitcoin per esempio). I primi saranno supervisionati dalla Security exchange commission (Sec), l’ente federale preposto al controllo delle borse valori, i secondi dal Commodity future trading commission (Cftc), l’agenzia federale indipendente che regola il mercato dei derivati finanziari. Quest’ultima avrebbe, infatti, il compito di controllare i derivati creati attraverso i contratti future dei bitcoin. Alla fine della storia tutto si ridurrebbe a quale settore registrare gli emittenti di criptovalute e di altri asset digitali. La legge impone che le nuove registrazioni debbano essere terminate entro 270 giorni. E’importante rilevare che il Clarity Act sollecita la Sec e la Cftc a operare nel settore cripto dopo che i loro vecchi dirigenti, riluttanti ad aprire le dighe al cripto mercato, sono stati rimossi e rimpiazzati da persone molto più compiacenti e indicate da Trump. Inoltre, è da notare che nell’intera legge non viene mai menzionata la Fed, nemmeno come parte interessata, anche se è proprio la banca centrale l’ente incaricato della politica monetaria e finanziaria degli Usa. Ciò sta a dimostrare che Trump non è soltanto contro il governatore Jerome Powell, ma contro il ruolo della Fed in quanto tale.Naturalmente il mondo delle criptovalute è in visibilio. Il bitcoin ha superato il valore di 120.000 dollari; la criptovaluta ether è aumentata del 20% in una settimana.In tutto questo Trump si rivela essere non tanto un businessman, un uomo d’affari, bensì un “gambler”, un giocatore d’azzardo. Il suo slogan è quello di una pubblicità di scommesse online: ”Oggi mi gioco tutto”. Sul tavolo verde c’è il futuro del dollaro.* Mario Lettieri, già deputato e sottosegretario all’Economia; Paolo Raimondi, economista e docente universitario.