AGI - Le azzurre della Nazionale femminile di calcio, al ritorno dagli Europei, hanno regalato questa mattina la maglia numero 10 al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, che ha confessato di aver visto tutte le loro partite (le ha elencate una per una, scendendo anche nei dettagli) e ringraziate per il oro "magnifico" campionato. Una prova, ha detto il Capo dello Stato, che ha reso "il Paese più giusto e consapevole" perché lo sport "serve a far vedere come si esprimono i talenti" e quindi a "rafforzare e consolidare la vita sociale". Soprattutto quando si tratta di interpretare lo spirito del terzo articolo della Costituzione e di realizzare (anche se a riguardo "c'è ancora strada da fare") valori come l'uguaglianza e le pari opportunità. "Avevo predisposto tutto per raggiungervi a Basilea", ha ammesso Mattarella dopo aver raccontato alle atlete di "aver seguito tutte le vostre partite: l'orario me lo consentiva". Adesso, dopo "un torneo svolto magnificamente" è giusto "evitare di restare prigioniere della successione di eventi sfortunati" che hanno impedito l'accesso alla finale: "voi il vostro trofeo e le vostre medaglie le avete già ottenute". Soprattutto "avete mandato un messaggio alla società del nostro Paese" e "reso onore alla maglia e alla bandiera".Cristiana Girelli, lottiamo con orgoglio e ci rialziamo"Ci portiamo dietro la consapevolezza di valere tanto e di poter sognare sempre in grande. Portiamo sulle spalle molto più di una maglia e la speranza di tutte le bambine di poterci riuscire. Siamo un collettivo che ha sempre lottato e che si è sempre rialzato lottando con orgoglio. Lo sport non è solo un gioco, ma cultura, educazione e futuro". Queste le parole di Cristiana Girelli, capitana della Nazionale italiana di calcio femminile, nel corso dell'incontro della squadra azzurra, al rientro da Euro Woman 2025, con il presidente della Repubblica Mattarella.Gravina, ora ampliare base femminile"Oggi celebriamo una non -vittoria. È questo il messaggio straordinario". Così il presidente della FIGC, Gabriele Gravina, commenta l'eliminazione della Nazionale femminile dagli Europei 2025 in semifinale all'ultimo istante dopo l'incontro al Quirinale con il presidente Mattarella."Siamo abituati a festeggiare solo le vittorie - ha aggiunto - ma questa volta va riconosciuto il valore di un gruppo che ha mostrato coraggio, passione e un attaccamento straordinario alla maglia azzurra". Gravina ha poi affrontato anche il tema del VAR per il discusso rigore decisivo su cui la tecnologia non è intervenuta: "I protocolli vanno rispettati, ma è incoerente non usare la tecnologia quando può evitare un errore evidente". Sullo sviluppo del calcio femminile, infine, il presidente della Federcalcio ha sottolineato: "Non è una questione di salari, ma di allargare la base. Le ragazze hanno fatto da traino, sono state un meraviglioso spot per tutto il movimento. Oltre 4 milioni di italiani hanno seguito la semifinale: un dato eccezionale, soprattutto in piena estate", ha concluso.