L’azionista della Juve Tether pronta a tornare a operare negli Stati Uniti

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Gio, 24 Lug 2025Nel 2021 la società guidata da Paolo Ardoino e Giancarlo Devasini ha dovuto pagare quasi 60 milioni di dollari allo Stato di New York per far fronte alle accuse di affermazioni false e fuorvianti.DiRedazioneCondividi l'articoloPaolo Ardoino (Foto da video)Tether, società operante nel mercato delle stablecoin e guidata dagli italiani Paolo Ardoino e Giancarlo Devasini, sarebbe sulla buona strada per tornare a operare negli Stati Uniti.Durante un’intervista alla statunitense Bloomberg Television, il CEO di Tether Paolo Ardoino ha dichiarato che l’azienda è «ben avviata nel definire la strategia domestica negli Stati Uniti» e prevede di concentrarsi su pagamenti, regolamenti interbancari e attività di trading.Tether, secondo maggiore azionista della Juventus (salito di recente al 10,7% del capitale del club bianconero), tornerebbe quindi a operare negli Stati Uniti dopo che era stata bandita nello Stato di New York, pagando quasi 60 milioni di dollari alla Commodity Futures Trading Commission statunitense nel 2021 per risolvere accuse secondo cui l’azienda avrebbe fatto affermazioni false e fuorvianti.Un nuovo posizionamento negli Stati Uniti che però non dovrebbe cambiare le strategie di Tether che continuerà così, come dichiarato dallo stesso Ardoino nelle scorse settimane, a puntare sui mercati esteri anche mentre lavora per conformarsi alle normative statunitensi sulle stablecoin.Lo scorso maggio, Tether ha pubblicato i propri risultati economico-finanziaria del primo trimestre 2025, dichiarando che al 31 marzo disponeva di 149,28 miliardi di dollari in attività totali contro 143,68 miliardi di passività per le stablecoin garantite in valuta fiat. In quel periodo era stato anche riportato che i token di Tether rappresentano il 70% del mercato delle stablecoin.(Image credit: Depositphotos)Developed by 3x1010