I genitori di Andrea Papi, ucciso dall’orsa JJ4: “Proveremo a far riaprire il caso, non si può morire così”

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“Per noi non cambia nulla. Non abbiamo avuto nessun sollievo”. Rispondono così Carlo Papi e Franca Ghirardini, genitori di Andrea, il 26enne morto il 5 aprile 2023 dopo essere stati aggredito dall’orsa Jj4 a chi gli chiede un commento dopo che la notizia del trasferimento dell’orsa nella Foresta Nera, in Germania. “L’orsa doveva essere reclusa a suo tempo e noi continuiamo a insistere e continuiamo a batterci perché non è stato fatto nulla in tutti questi anni, diciamo dal 2020 al 2023, da quando sono iniziati i primi attacchi, i primi feriti”, hanno aggiunto, riferendosi al ferimento di Fabio e Christian Misseroni, padre e figlio, avvenuti nel giugno 2020. Ad avvisare la famiglia direttamente Roberto Failoni, assessore alle foreste della Provincia di Trento, con delega ai grandi carnivori.La famiglia ha annunciato di voler tentare la riapertura del procedimento per omicidio colposo a carico del Presidente della provincia Maurizio Fugatti, archiviato lo scorso febbraio. “La giustizia non ce l’hanno data, come si fa a dire che non c’è nessun colpevole. Io rispetto la giustizia ma non doveva finire così, qualcuno la colpa ce l’ha. Andrea non è andato a cercarsela, era forte e pieno di energie e non aveva le cuffie, come è stato scritto, quindi non è vero che non l’ha sentita arrivare. Hanno chiuso il caso così ma io voglio riaprirlo. Quando starò bene (si sta riprendendo da un grave incidente stradale, ndr) farò tutto il possibile, non so come, ma voglio andare fino in fondo e dare ad Andrea la giustizia che merita”, dice Carlo Papi, che continua spiegando come la questione dell’orsa potrebbe essere stata presa troppo alla leggera da chi doveva occuparsene.“Ci dicevano, parole dei forestali, di stare tranquilli, e anche la Provincia era convinta di questo. Ma non era così. Bisognava ascoltare chi sapeva di più, professori, zoologi. Nello studio di fattibilità era stato scritto che potevano esserci feriti e deceduti con il Piano Life Ursus. Perché non hanno fatto informazione nelle zone in cui ci sono gli orsi qui da noi? Non ricordo serate, nemmeno dopo tutti gli episodi che ci sono stati prima della morte di Andrea. Sono ben 67 le incursioni di Jj4 quando era libera”, dicono ancora i genitori di Papi.“Nel 2020 vengono attaccati padre figlio, due mesi dopo vengono attaccati due forestali, che dovrebbero conoscere le tattiche diciamo. Nel 2022 viene attaccato il signore di Croviana. Ed i radio collari che non funzionano. Poi Andrea. Sapevano che era pericolosa – continuano – Un ragazzo non può morire così ed esser dimenticato. L’incuria non è nostra, ma di altri. Non si può morire per aver fatto due passi nel bosco, lui si è trovato nel posto sbagliato nel momento sbagliato ma poteva capitare a chiunque, potrebbe capitare ancora”.Soddisfazione per il trasferimento dell’orsa in Germania è stata invece espressa dalle associazioni animaliste: “Siamo felici che Jj4 si trovi ora in una struttura più adeguata, anche se nessun recinto, per quanto ampio, potrà mai assomigliare alla vita in libertà. Dopo averla salvata dalla furia ‘orsicidà di Fugatti e a trasferimento avvenuto, la nostra lotta per i diritti degli orsi trentini non si ferma, ora deve essere individuata una sistemazione più adeguata anche per M49!”, dichiara Massimo Vitturi, responsabile Lav animali selvatici.L'articolo I genitori di Andrea Papi, ucciso dall’orsa JJ4: “Proveremo a far riaprire il caso, non si può morire così” proviene da Il Fatto Quotidiano.