Tour de France 2025: testa a testa Pogacar-Vingegaard sul Ventoux, vince Paret Peintre

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Una sfida fatta di sguardi, scatti e controscatti, finita in parità. O meglio, con due secondi in più racimolati dallo sloveno in volata, a ridosso dell’arrivo. Ma per la prima volta in questo Tour de France 2025 Jonas Vingegaard e Tadej Pogacar hanno corso alla pari, dando vita a una sfida equilibrata sul maestoso Mont Ventoux nel giorno del ritiro di Van der Poel. Entrambi hanno polverizzato il record detenuto per 21 anni da Iban Mayo, migliorandolo di oltre un minuto. Sul Mont Ventoux vince Valentin Paret PeintreNon è bastato per vincere una delle tappe regine di questa edizione della Grande Boucle, perché dalla maxi-fuga – con all’interno nomi importanti – ha trovato gloria eterna Valentin Paret Peintre, che ha fatto felice la Francia intera precedendo uno scatenato Ben Healy e l’esperto Santiago Buitrago, colombiano abituato ad esaltarsi a queste altitudini. Mentre davanti si giocavano la vittoria, alle loro spalle Pogacar e Vingegaard facevano un altro sport. Sia rispetto agli altri uomini di classifica (la maglia bianca Florian Lipowitz ha difeso la terza piazza perdendo oltre un minuto) sia in generale rispetto agli altri ciclisti andati in avanscoperta lungo il percorso. Superati a doppia velocità dai due fuoriclasse dei pedali. Il danese ha attaccato per tre volte, Pogacar – a cui è apparsa una smorfia sul volto dopo il primo scatto – ha risposto sempre presente. Sulla strada il capitano della Visma-Lease a Bike è stato aiutato anche dai gregari Tiesj Benoot e da Victor Campenaerts, ma la maglia gialla – rimasta presto isolata – non si è scomposta e sulla rampa finale ha anche guadagnato due secondi, facendo salire a 4’15” il margine rassicurante sul rivale. Vingegaard: “Felice di come stavo”Per la prima volta in questo Tour però Vingegaard ha motivo per sorridere dopo l’arrivo. “Sono felice di come stavo e di cosa abbiamo cercato di fare con la squadra. Non ho guadagnato tempo ma una grande motivazione sì – ha sottolineato il danese, pronto a scatenarsi anche in vista delle prossime due tappe alpine, quella di giovedì con arrivo a Courchevel e quella di venerdì con traguardo a La Plagne – Ognuno di noi ha lavorato e dato tutto quello che aveva, c’è stato un impegno fantastico da parte di tutti. Tadej mi ha seguito ogni volta che ho provato ad attaccare, e io sono riuscito a seguire quando lui ha attaccato. Non ho visto nessuna debolezza da parte sua oggi, continuerò a provarci”. Prima però ci sarà una parentesi dedicata ai velocisti: la Bollene-Valence rappresenta l’ultima chances per le ruote veloci (fondamentale per Jonathan Milan per blindare la maglia verde) prima del gran finale.Questo articolo Tour de France 2025: testa a testa Pogacar-Vingegaard sul Ventoux, vince Paret Peintre proviene da LaPresse