Antonella Di Veroli trovata morta con un foro in testa nell’armadio di casa sigillato: riaperto il caso dopo 31 anni

Wait 5 sec.

La Procura di Roma ha riaperto le indagini sull’omicidio di Antonella Di Veroli, consulente del lavoro di 47 anni uccisa il 12 aprile 1994 nella sua abitazione di via Domenico Oliva 8, nel quartiere Talenti. Il caso, rimasto irrisolto per oltre tre decenni, è stato riaperto su spinta della famiglia della vittima e dell’avvocato Giulio Vasaturo. Il corpo nell’armadio sigillato Il corpo di Di Veroli fu rinvenuto all’interno di un armadio sigillato con silicone, con un foro alla testa causato da un colpo di pistola e un sacchetto di plastica sul volto. La vittima era stata uccisa due giorni prima del ritrovamento. Secondo le ricostruzioni investigative dell’epoca, la donna era stata prima stordita e poi soffocata. A scoprire il corpo furono quattro persone: un’amica della vittima, la sorella Carla Di Veroli, il marito di quest’ultima e l’ex socio Umberto Nardinocchi.Nuove analisi sui reperti dell’epocaIl pubblico ministero Valentina Bifulco ha affidato le verifiche ai carabinieri del nucleo investigativo, che stanno riesaminando materiale sequestrato all’epoca. Al centro delle nuove indagini ci sono bossoli di piccolo calibro e un’impronta digitale rilevata su un’anta dell’armadio dove era nascosto il cadavere. L’impulso per la riapertura del caso è arrivato anche dal lavoro giornalistico di Diletta Riccelli e Flavio M. Tassotti, che hanno evidenziato l’assenza di un’analisi scientifica sui bossoli trovati nell’appartamento.La vittima conosceva il suo killerGli investigatori ipotizzano che la vittima abbia aperto volontariamente la porta al proprio assassino, dato che non furono rilevati segni di effrazione. Le tecnologie forensi moderne potrebbero ora fornire elementi decisivi per l’identificazione del colpevole, all’epoca delle prime indagini praticamente impossibili. «Non rilascio dichiarazioni – ha detto attraverso il suo legale la sorella della vittima, Carla Di Veroli, citata da Repubblica – per rispetto verso il prezioso lavoro degli inquirenti nei confronti dei quali, io e la mia famiglia, riponiamo profonda fiducia e gratitudine».L'articolo Antonella Di Veroli trovata morta con un foro in testa nell’armadio di casa sigillato: riaperto il caso dopo 31 anni proviene da Open.