Dal remake dei Goonies a quello di Harry ti presento Sally, dentro la mania di reboot e sequel che ha invaso Hollywood. Tutti i titoli da non mancare e quelli da evitare

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Sequel, reboot, remake, spin-off, non passa giorno senza che sui siti specializzati di spettacolo, specie americani, non si trovi un titolo pronto a stuzzicare la nostalgia del lettore. Si tratta del trend che caratterizza la nuova Hollywood e che gioca sull’affezione del pubblico verso un titolo che ha caratterizzato, soprattutto dal punto di vista commerciale, è chiaro, la storia del piccolo o grande schermo. I risultati, guardando ai botteghini, alle critiche specializzate, alle reazioni del pubblico, al semplice passaparola, sono piuttosto alterni. Da faraonici buchi nell’acqua, trame morte che non andrebbero riesumate e ancora gridano vendetta, a prodotti che perlomeno rispettano i film dei quali rappresentano la coda. Ma cos’è che spinge la più importante industria cinematografica del mondo ad insistere su queste a volte malconce, sempre malinconiche reprise? Le opzioni, a pensarci, sono due e due soltanto. La prima: Hollywood ha esaurito la fantasia, dopo soli 130 anni di vita tutte le storie possibili sono state raccontate, per cui non resta altro da fare se non girarsi e rigirarsi in quelle già edite. Quindi serie tv che riprendono film, film che riprendono altri film, sequel e prequel che imperversano ferocemente sulle pellicole che ci hanno cresciuti e formati. Inventarsi, per quanto alle volte assurdo e bizzarro possa risultare, cosa è accaduto prima o dopo. E il pubblico nel mezzo, rimbalzato tra titoli sempre già sentiti, spinti in sala o schiacciati sul divano più dalla curiosità di sapere cosa si saranno mai inventati per far risorgere ciò che decenni prima era stato dato per concluso. Il cinema, dopo aver depredato tutta la letteratura possibile ora fondamentalmente divora sé stesso. La seconda opzione, probabilmente la più credibile, è che Hollywood si è accorta che i tempi sono maturi per un altro giro di giostra, ci sono film che sono dei cult per intere generazioni, ma non per tutte quelle che si sono perse l’era d’oro di Hollywood, quella del trentennio dagli anni ’80 ai primi dieci anni del nuovo millennio. In pratica, è come se un frutto particolarmente gustoso ma già ampiamente spremuto rifiorisse tra le mani delle grandi major. L’occasione, al netto di carenza di motivazioni prettamente artistiche, è ghiotta e sono anni ormai che l’industria si è buttata sul business.Sequel e remake fatti e riuscitiL’istinto degli appassionati di cinema dinanzi a certi titoli è sempre piuttosto agrodolce, a metà tra la curiosità di veder materializzare quello che, tutto sommato, è un sogno, ovvero che una storia alla quale si è particolarmente affezionati abbia un seguito, e la paura che dietro l’angolo si celi un oltraggio per qualcosa alla quale teniamo molto. Eppure, non è che vada sempre male, per esempio gli ammiratori della saga Una pallottola spuntata saranno rimasti contenti della nuova versione, uscita questa estate, con Liam Neeson nel ruolo del tenente Frank Drebin Jr., quindi figlio dell’indimenticabile Leslie Nielsen. Molti erano scettici anche dieci anni fa, quando fu annunciato Creed, un po’ sequel della saga di Rocky, già ampiamente mortificata da Rocky V (1990) e Rocky Balboa (2006), e un po’ spin-off, dato che il protagonista è il figlio di Apollo Creed, primo mitico avversario dello “Stallone Italiano”, eppure i film sono stati molto apprezzati da pubblico e critica. Top Gun: Maverick, sequel del cult con Tom Cruise, è riuscito perfino a sbarcare agli Oscar 2023 con sei candidature e una vittoria per il miglior sonoro. Una sorpresa, perché è chiaro che molti film riportano il pubblico ad un’altra epoca e macchiare un film significa, di riflesso, macchiare anche quel periodo, come se fosse un affronto personale. Ma bisogna dire che anche Jumanji – Benvenuti nella giungla e Jumanji: The Next Level, nonostante la triste assenza del protagonista del primo episodio della saga, Robin Williams, sono molto divertenti.I sequel da dimenticareElencare una serie di sequel da dimenticare che sia completa è impresa ardua, forse impossibile, così ci limiteremo ad alcuni casi limite. Uno di questi, innegabilmente, è quello che riguarda Indiana Jones, l’archeologo più famoso della storia del cinema indegnamente riesumato nel 2008 con Indiana Jones e il regno del teschio di cristallo e nel 2023 con Indiana Jones e il quadrante del destino. Per molti accaniti fan degli Acchiappafantasmi anche Ghostbuster II era una pellicola perlomeno evitabile, di sicuro lo erano i due sequel al femminile Ghostbusters: Legacy (2021) e Ghostbusters – Minaccia glaciale (2024). A proposito di sequel al femminile non proprio riuscitissimi, in pochi conserveranno gelosamente il ricordo di Ocean’s 8 (2018), mentre in cantiere pare ci sia un prequel della saga sulla banda di ladri capitanata da George Clooney ambientato negli anni ’60. Ma puntare il dito contro gli americani, da lontano, è operazione facile, anche noi italiani sappiamo sbagliare, un esempio palese è Un altro ferragosto, dimenticabilissimo sequel di quella perla di film di Paolo Virzì che fu Ferie d’agosto.Sequel e reboot annunciatiE ora che ci siamo “vaccinati” contro improbabili progetti già usciti siamo pronti ad affrontare tutti quegli improbabili progetti che ancora devono uscire, già in lavorazione o la cui lavorazione è minacciata. Si fa un gran parlare, per esempio, delle riprese, attualmente in atto, di un sequel de Il diavolo veste Prada, che vedrà coinvolti tutti i membri del cast originale e sarà in sala il primo maggio del 2026. Grande fermento nell’ambito delle commedie romantiche, lo scorso gennaio infatti Meg Ryan e Billy Crystal hanno acceso la speranza di un clamoroso sequel del cult Harry ti presento Sally. L’attrice ha scritto nella didascalia sotto una foto insieme al collega: «Sta finalmente succedendo, ci riuniamo per qualcosa di iconico. Non vedo l’ora di mostrarvelo presto». Restando nell’universo commedie romantiche, nota di merito per Julia Roberts che ha rispedito al mittente la sceneggiatura di un sequel di Notting Hill, non le andava giù l’idea che i due protagonisti divorziassero. Perfino il maestro Quentin Tarantino cede alle lusinghe dei sequel, è stato lui infatti a firmare la sceneggiatura di un sequel C’era una volta a… Hollywood che sarà diretto da David Fincher, regista pluricandidato agli Oscar che ritroverà sul set Brad Pitt, con il quale ha già girato (Seven, Fight Club e Il curioso caso di Benjamin Button). Passando a vecchi cult anni ’80, si vocifera da tempo di un terzo capitolo della saga Gremilins, ufficializzato invece, dopo anni di battaglie da parte del cast originale, il sequel di un altro classico: I Goonies. Progetto probabilmente agevolato dal successo della serie Stranger Things che riprende dichiaratamente quelle atmosfere. Questa estate invece sono cominciate le riprese del reboot di Highlander, con Henry Cavill nel ruolo dell’immortal guerriero. Nel mondo degli action movie situazione paradossale quella che riguarda Cliffhanger, il classico del genere con Sylvester Stallone cui reboot avrebbe già un sequel. Record.Serie Tv ispirate a film e improbabili spin-offAnche l’universo delle serie tv naturalmente non è esente da certe tentazioni e i titoli in arrivo, per gli appassionati del genere, rappresentano dei veri e propri eventi. Sicuramente di questo parliamo citando il reboot di Scrubs, una delle più divertenti serie tv di sempre, che ha creato in rete un ineguagliabile entusiasmo, se non fosse che molti storsero il naso già alla nona stagione, quella di Scrubs: Med School. Restando in tema di storiche sit-com, i produttori di Malcolm in the Middle ci andranno piano con Malcolm in the Middle: Life’s Still Unfair, limitandosi a quattro puntate da mezz’ora ciascuno disponibili già a dicembre su Disney+. Nonostante ciò il protagonista, un ormai adulto Frankie Muniz ha detto che questa nuova ministagione risulterà «Piuttosto scioccante». Sicuramente scioccante è stato l’annuncio di uno spin-off tratto da The Big Bang Theory, soprattutto perché dalla serie cult sul gruppo di nerd era già stata tratta la serie, ottima ma decisamente meno comica, Young Sheldon. Il nuovo prodotto legato alla saga sarà dedicato al personaggio di Stuart, il proprietario del negozio di fumetti, e si intitolerà Stuart Fails to Save the Universe. Sarà che molti, per quel che riguarda queste nuove formule di produzione a scarsa trazione in termini di fantasia, si ricorderanno di flop totali come How I Met your Father, specchio riflesso di How I Met Your Mother, per molti la Friends dei millenial, fortunatamente smontata dopo la prima stagione. E a proposito di Friends, l’anno scorso si fece un gran parlare di un reboot con protagonisti i figli dei ragazzi del più noto pianerottolo della storia della tv, anche questo scongiurato. Destino diverso per The Office che avrà un off-shot, definizione per una nuova serie ambientata nell’universo narrativo di un’altra senza avere un legame così forte, quindi in pratica un mezzo sequel, un sequel accennato. Si intitolerà The Paper e nel cast anche la nostra Sabrina Impacciatore, volto assai noto in America dopo il successo internazionale di The White Lotus. Anche Mercoledì, la serie sulla figlia della Famiglia Addams co-firmata da Tim Burton, possiamo considerarlo a tutti gli effetti uno spin-off. Un lavoro magistrale, a differenza di serie che riprendono film ma che fallimento è stato ampiamente certificato, ci vengono in mente Minority Report e Limitless. Anche Buffy l’ammazzavampiri avrà la sua serie revival e Sarah Michelle Gellar tornerà nei panni dell’ex cheerleader di Sunnydale accanto a una nuova cacciatrice interpretata da Ryan Kiera Armstrong di Star Wars: Skeleton Crew. Perfino La casa nella prateria avrà una sua versione moderna ma, pare, più ispirata direttamente ai libri che raccontano l’infanzia dell’autrice Laura Ingalls Wilder. Le serie anni ’90 sono tra le più rispolverate dall’industria delle piattaforme, qualche anno fa ci provarono con Magnum P.I. e i risultati furono disastrosi. Per non parlare di Team Knight Rider, la serie che riprende le avventure di Supercar, alla quale fortunatamente fu staccata la spina dopo 22 puntate. In termini di produzione fu più fortunata la ripresa di Beverly Hills 90210, teen drama dal successo stratosferico, l’ultimo sequel, 90210, resistette per cinque stagioni per poi sparire così come visse: nel silenzio più assoluto.L'articolo Dal remake dei Goonies a quello di Harry ti presento Sally, dentro la mania di reboot e sequel che ha invaso Hollywood. Tutti i titoli da non mancare e quelli da evitare proviene da Open.