L'operatore umanitario: "A Gaza atrocità mai viste. E' troppo per qualsiasi persona"

Wait 5 sec.

AGI - "Sono rientrato da qualche settimana da Gaza e non potrò più tornare perché mi hanno rifiutato il visto e per entrare o uscire serve il permesso di Israele. Avete presente quello che vedete sui social o sui giornali su Gaza? Mi dispiace ma è una piccolissima parte: a Gaza la situazione è molto peggio di come viene raccontata. È troppo per qualsiasi persona. Per la violenza concentrata e la sofferenza che ne deriva". Lo ha detto Gennaro Giudetti, operatore umanitario che si occupa di migrazioni e difesa dei diritti umani nelle zone di conflitto, intervenendo alla Summer School della Scuola di Politiche, diretta da Grazia Iadarola, in corso a Cesenatico, durante la presentazione del numero 'Identità' della Rivista Arel."Pensavo avessimo raggiunto il massimo delle atrocità prima con la Siria, poi con lo Yemen e infine con l'Ucraina. E invece mi sbagliavo: Gaza è diversa perché la gente non può scappare. Prima del 7 ottobre la Striscia era già il luogo con la più alta densità di popolazione. Adesso - ha spiegato Giudetti - la popolazione vive in uno spazio fisico pari a un decimo della Striscia. Li hanno tutti spinti sulla costa. Non può uscire nessuno, solo per le evacuazioni mediche, perché poi una volta uscito non puoi più richiedere di rientrare. E così molte famiglie si dividono. Allo stesso tempo, molti farmaci e molti altri beni non li fanno entrare perché sono classificati come 'dual use'. Mentre Gaza viene bombardata da tutti i lati".