Mondiali atletica 2025, da Tamberi a Furlani e Iapichino: i big italiani a Tokyo

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Da Tokyo a Tokyo dove tutto è iniziato. È sulla pista nipponica che l’Italia dell’atletica si è scoperta grande, da prima della classe, una superpotenza nella regina degli sport, capace in dieci giorni di magia di portarsi a casa cinque ori di rara bellezza, dai capolavori di Jacobs e degli staffettisti, al sogno di Tamberi e dei marciatori. Ora i Mondiali che tornano sulla pista dello ‘Stadio Nazionale olimpico’ mettono il team azzurro nella condizione di dover tenere fede al proprio valore e alla bellissima storia recente scritta in questi anni, in cui hanno dominato il medagliere degli Europei di Roma, vinto due Coppa Europa di seguito e confermato le proprie qualità anche ai Giochi di Parigi dove raccolse un argento in pista con Nadia Battocletti nei 10mila e due bronzi in pedana con Matteo Furlani ed Andy Diaz, rispettivamente nel lungo e nel triplo.I big italiani in pistaEd è proprio sui salti che si concentrano le maggiori ambizioni della squadra azzurra composta da 90 atleti, mai così numerosa, a conferma della affidabilità del team che mostra un efficiente ricambio generazionale testimoniato dai risultati ottenuti nelle manifestazioni continentali U23 e U20 e agli Eyof di Skopje. Avere 800 atleti nei primi 100 in tutte le categorie conferma la solidità del gruppo che verrà trascinato in pedana dalle attese prestazioni di Matteo Furlani, Larissa Iapichino ed Andy Diaz, sperando anche nel 19enne altista Matteo Sioli. I primi tre hanno confermato nella finale di Diamond League di essere al top, il debuttante bronzo agli Euroindoor punta a raccogliere il testimonal di Gimbo Tamberi, che pur non in perfette condizioni fisiche non ha voluto mancare alla manifestazione iridata. Il ko di Parigi brucia ancora molto ma il capitano azzurro – che ha speso diversi mesi prima di decidere di continuare l’attività agonistica e prolungarla fino al Los Angeles 2028 – ha dato nelle ultime settimane piccoli segnali di ripresa. Occhi puntati anche sulla marcia, quella dorata di Antonella Palmisano che si sdoppia e cerca un podio sia nella 35 km che nella distanza più corta. Il movimento del ‘tacco e punta’ dovrà fare a meno di Stano, un’assenza pesante perchè sarebbe stata sulla carta un uomo da medaglia.Il mezzofondo di BattoclettiNadia Battocletti al Golden Gala, a Roma. (Foto LaPresse/Fabrizio Corradetti)Nel mezzofondo un nome su tutti è quello di Nadia Battocletti, stella azzurra più lucente a Parigi. Nei 10.000 la concorrenza sarà spietata a partire dalla 28enne etiope Gudaf Tsegay che ha rinunciato ai 1.500 per puntare sulla distanza più lunga in pista. Ma occhio alle alleanze Kenya-Etiopia. Nel lanci si punta al riscatto di Leonardo Fabbri nel peso dopo la delusione ai Giochi (quinto sotto la pioggia)e negli ostacoli in quella di Lorenzo Simonelli nei 110 e di Alessandro Sibilio nei 400hs che a Tokyo 2021 corse la finale.C’è poi la velocità dove sono tanti i punti interrogativi a partire dalle condizioni di Marcell Jacobs reduce da una stagione difficile. Il dt La Torre gli dà fiducia cosi come a tutta la 4×100 che torna nello stadio dello storico oro e alla staffetta del miglio femminile e mista dove si poggiano le maggiori ambizioni azzurre in chiave sprint. Ai mondiali di Budapest del 2023 l’Italia raccolse un oro, due argenti e un bronzo. L’obiettivo è ripetersi magari con qualche metallo più prezioso da consegnare agli almanacchi.Questo articolo Mondiali atletica 2025, da Tamberi a Furlani e Iapichino: i big italiani a Tokyo proviene da LaPresse