La 17ª edizione della Monaco Classic Week, un evento unico nel suo genere, ha riunito oltre 150 imbarcazioni, tra cui 50 yacht a vela classici, 14 motoryacht d’epoca, 70 motoscafi vintage – con una flotta eccezionale di 52 runabout Riva – e 25 della classe Dinghy 12’, in un’atmosfera che unisce sport, eleganza e memoria.Il cuore tecnico della manifestazione è il ‘Premio La Belle Classe Restauration’, che riconosce la qualità dei restauri più fedeli e rispettosi delle tradizioni. A presiedere la giuria è ancora una volta Sir Robin Knox-Johnston, marinaio senza tempo, leggenda della vela e simbolo vivente di quel legame indissolubile tra passato e futuro che la Classic Week intende tramandare. “Penso che la cosa più importante sia ricordare che, se vogliamo capire come i nostri antenati commerciavano, vivevano e successivamente gareggiavano – man mano che avevano più tempo libero e denaro – allora dobbiamo guardare e studiare queste barche – spiega Sir Robin – E penso sia molto importante riuscire a continuare a mostrare ai giovani cosa si faceva in passato. Quello che cerchiamo di valutare è proprio come queste barche vengono mantenute oggi: non solo com’è stata fatta la manutenzione negli anni, ma come viene trattata adesso. Sono meravigliosi pezzi d’arte, ma anche capolavori tecnici, all’avanguardia per il loro tempo”.Nato nel 1939 a Putney, Sir Robin Knox-Johnston è entrato nella storia nel 1969 come primo uomo a compiere il giro del mondo in solitaria e senza scalo a bordo del Suhaili. Navigatore instancabile, ha lasciato il segno in prove epiche come il Trophée Jules Verne vinto nel 1994 con Peter Blake e la Route du Rhum, chiusa al terzo posto nel 2014 a 75 anni. Insignito del titolo di Cavaliere nel 1995, tre volte YJA Yachtsman of the Year, fondatore della Clipper Round the World Race, è da decenni ambasciatore instancabile della vela.Non è la prima volta che presiede il Gran Giurì della Classic Week: già nel 2017, 2021 e 2023 ha guidato la commissione che valuta restauri e performance, sottolineando come la conservazione del patrimonio nautico sia anche un messaggio culturale universale.Accanto alle regate in mare, la Classic Week premia anche lo stile e l’arte di vivere la navigazione. Il Concours d’Élégance, sostenuto da BMW, esalta non solo le linee delle imbarcazioni ma anche l’eleganza degli equipaggi, in un equilibrio tra estetica e rispetto delle tradizioni marinare.Il Trofeo Monaco Classic Week, che combina i risultati del restauro e dell’eleganza, celebra così l’imbarcazione capace di incarnare al meglio i valori dell’evento: autenticità, savoir-faire e spirito sportivo.“La cosa grandiosa della Monaco Classic Week sia che crea un motivo per riunire queste barche e confrontarle”, commenta. E in vista del premio, i criteri da soddisfare sono molti, assicura Sir Robin: “Primo, vogliamo una barca classica. Stiamo cercando una barca costruita 50, 60, magari 100 anni fa. In secondo luogo, guardiamo a come è stata mantenuta. Sono assolutamente affascinanti anche dal punto di vista scientifico”.Il messaggio ai più giovani è chiaro: “Alla nuova generazione dico: non guardate a tutto questo solo come al mantenimento di un pezzo di storia. Partecipate e imparate cosa comporta davvero mantenere queste barche in vita, le competenze necessarie. E uscite in mare a navigare con queste barche, perché sono meravigliose da condurre. Sono affascinanti non solo per la loro bellezza, ma per come venivano condotte, per l’efficienza, per il lavoro dell’equipaggio. E questo fa parte della scienza e della cultura del mare che non dobbiamo perdere”.A 86 anni, Sir Robin continua a incarnare la passione senza tempo per il mare. La sua presenza alla guida della giuria tecnica della Classic Week non è solo un tributo alla sua carriera straordinaria, ma anche un segnale forte: il patrimonio marittimo non è un ricordo del passato, bensì una risorsa viva da custodire e condividere.Questo articolo Monaco, alla Classic Week tradizione e futuro con Sir Robin Knox-Johnston proviene da LaPresse