Campi Flegrei, così il suolo è cambiato dopo l’ultima potente scossa: i dati. Lo studio sul “motore” del bradisismo

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La Terra trema e cambia, il suolo si solleva o si abbassa. Dopo lo sciame sismico che ha interessato i Campi Flegrei lo scorso 1 settembre, con scossa principale di magnitudo 4.0, la stazione Gnss (Global Navigation Satellite System) installata nell’area dell’Accademia aeronautica di Pozzuoli (Napoli) ha registrato uno spostamento planimetrico di circa 2,5 centimetri in direzione sud-sud-ovest e un abbassamento del suolo di circa 2 centimetri.Anche la vicina stazione Gnss in prossimità del Monte Olibano e a circa 300 metri a nord della stazione Gnss dell’Accademia aeronautica ha registrato uno spostamento planimetrico di circa 1 centimetro e un abbassamento di circa 1 centimetro. I dati sono contenuti nei bollettini di sorveglianza settimanale e mensile sui Campi Flegrei dell’Osservatorio Vesuviano dell’Ingv. “Lo stesso comportamento – sottolinea l’Ov-Ingv – si era già verificato in occasione di precedenti ed analoghi sciami sismici, ma con spostamenti di entità minore”.Nell’analisi sulla deformazione del suolo legata al bradisismo che interessa l’area dei Campi Flegrei, l’Osservatorio Vesuviano fa notare che “dalla metà di aprile ad agosto 2024 il valore medio della velocità di sollevamento nell’area di massima deformazione”, il Rione Terra nel centro storico di Pozzuoli, “è stato di circa 20 millimetri al mese. Da fine agosto 2024 il valore medio della velocità di sollevamento nell’area di massima deformazione è stato di circa 10 millimetri al mese.Tra il 15 febbraio e il 16 febbraio 2025 è stato registrato un sollevamento massimo di circa 1 centimetro alle stazioni ubicate nella zona di massima deformazione, con valori in rapida diminuzione allontanandosi dal centro della caldera. I dati successivi allo sciame sismico del 15-19 febbraio 2025 hanno evidenziato un aumento della velocità di sollevamento del suolo, con un valore medio mensile di circa 30 millimetri al mese fino alla fine di marzo. Dagli inizi di aprile si continua a registrare sollevamento del suolo con valore medio mensile di circa 15 millimetri al mese”. Il sollevamento totale registrato alla stazione Gnss del Rione Terra è di circa 151 centimetri da novembre 2005, inizio dell’attuale fase di ‘unrest’, e di circa 32 centimetri da gennaio 2024.Intanto uno studio frutto dell’Istituto di geoscienze e georisorse del Consiglio nazionale delle ricerche di Pisa (Cnr-Igg) e dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (sedi di Napoli e Pisa), e la società Steam srl, specializzata nello sviluppo delle tecnologie energetiche geotermiche, ha aggiunto nuovi elementi alla comprensione del bradisismo in atto nella zona. La ricerca, pubblicata sulla rivista Solid Earth, ha preso in esame, in particolare, i fluidi fumarolici della Solfatara assieme a diverse tipologie di informazioni geo-scientifiche, portando all’elaborazione del modello concettuale del sistema magmatico-idrotermale della Solfatara, e dimostrando che nell’acquifero intermedio, situato a 2,7 – 4,0 km di profondità, si genera la crisi bradisismica, dovuta ai fenomeni di riscaldamento e pressurizzazione graduale dell’acquifero stesso. Lo studio fornisce anche elementi per monitorare l’evoluzione del fenomeno, su quello che può essere definito il suo “motore”, per comprendere gli scenari futuri e i rischi ad esso associati.Lo studioL'articolo Campi Flegrei, così il suolo è cambiato dopo l’ultima potente scossa: i dati. Lo studio sul “motore” del bradisismo proviene da Il Fatto Quotidiano.