Per molti l’estate finisce il 22 o il 23 settembre, quando cade l’equinozio d’autunno. Ma per i meteorologi la stagione calda si è chiusa il 31 agosto. L’autunno meteorologico è iniziato ufficialmente il 1° settembre, una settimana fa. Questo sistema, usato in climatologia e previsioni, divide l’anno in quattro blocchi fissi di tre mesi: giugno–agosto per l’estate, settembre–novembre per l’autunno, dicembre–febbraio per l’inverno e marzo–maggio per la primavera.Il vantaggio? Permette di analizzare i dati meteo in modo più uniforme e di confrontare facilmente le statistiche tra anni diversi.Astronomia contro meteorologia: due modi diversi di misurare il tempoLe stagioni astronomiche dipendono dall’orbita terrestre: iniziano e finiscono con equinozi e solstizi, che variano leggermente di anno in anno (tra il 20 e il 23 del mese). Le stagioni meteorologiche, invece, hanno date fisse e si basano su cicli di temperatura e modelli atmosferici.Questa distinzione, spesso ignorata dal grande pubblico, è fondamentale per chi lavora con i dati climatici e per chi prepara le previsioni a medio e lungo termine. Parlare di “fine estate” all’inizio di settembre, quindi, è corretto per i meteorologi, anche se per molti resta strano sentire che la stagione calda è “già” finita.Segnali d’autunno già visibiliBasta guardare fuori dalla finestra per notare i primi cambiamenti:Giornate più corte e notti più fresche, specie nelle regioni settentrionali.Maggiore nuvolosità e prime piogge al Nord e sulle zone montuose.Prime foglie che ingialliscono e cadono, preludio ai colori caldi tipici della stagione.Questi fenomeni rientrano nella normalità del passaggio stagionale, e rappresentano anche un sollievo dopo le ondate di calore che hanno caratterizzato gran parte dell’estate.Cosa aspettarsi dal meteo nelle prossime settimaneSecondo le tendenze stagionali più recenti, settembre dovrebbe alternare giornate ancora miti a qualche perturbazione più organizzata, soprattutto al Centro-Nord.Temperature: restano sopra la media al Sud e sulle isole maggiori, mentre al Nord si allineano ai valori tipici dell’inizio d’autunno.Precipitazioni: più frequenti sulle Alpi e sulla Pianura Padana occidentale, con qualche episodio anche al Centro.Ottobre: probabile un graduale calo delle temperature e un aumento delle piogge autunnali.Novembre: previsto un mese più instabile e fresco, con prime nevicate sulle montagne.Perché questa distinzione è importanteLa differenza tra calendario astronomico e meteorologico non è solo una curiosità scientifica: ha implicazioni concrete per agricoltura, energia, turismo e sicurezza. Sapere quando inizia l’autunno meteorologico aiuta gli agricoltori a programmare semine e raccolti, le aziende energetiche a prepararsi alle variazioni della domanda e i servizi meteo a fornire previsioni più affidabili.Inoltre, il confronto tra dati climatici richiede blocchi temporali costanti: per esempio, calcolare la temperatura media dell’estate dal 21 giugno al 22 settembre darebbe periodi diversi ogni anno, rendendo più complessa l’analisi delle tendenze a lungo termine.Un arrivederci all’estate e un benvenuto all’autunnoMentre molti continuano a godersi le ultime giornate di sole e mare, per la climatologia l’estate è già archiviata. Le prime brezze fresche e i tramonti più anticipati ci ricordano che il ciclo delle stagioni procede inesorabile.L’autunno meteorologico porta con sé nuove sfumature: il foliage nei parchi, le prime tazze di tè caldo e la preparazione alle festività invernali. E, almeno per i meteorologi, è già tempo di tirare le somme sull’estate appena conclusa e guardare alle prossime perturbazioni.Che tu lo voglia o no, l’estate è davvero finita: il calendario meteo non mente.Foto di beauty_of_nature da PixabayLeggi l'articolo completo su: L’estate è finita: ecco cosa rivelano le previsioni meteo per l’autunno - Articolo originale di: Focustech.it