Il primo ministro britannico Keir Starmer ha rimosso Peter Mandelson dall’incarico di ambasciatore del Regno Unito negli Stati Uniti, dopo che sono emerse nuove e-mail che rivelano un suo stretto rapporto con il faccendiere pedofilo Jeffrey Epstein. Rivelazioni, pubblicate dal Sun, che hanno sollevato un’ondata di critiche trasversali, con interrogativi sulla trasparenza, sul processo di nomina e sul giudizio politico di Starmer. Mandelson è un veterano del Labour, con una carriera politica lunga e spesso finita al centro di polemiche. È stato ministro con Tony Blair e Gordon Brown, commissario europeo per il commercio e figura chiave del “New Labour”.Stephen Doughty, ministro degli Esteri, ha riferito alla Camera dei Comuni che, alla luce delle nuove prove, Starmer ha chiesto la revoca immediata dell’incarico. Il Foreign Office ha dichiarato che le nuove informazioni raccolte mostrano che “la profondità e l’estensione del rapporto” tra i due è “materially different” (sostanzialmente diversa) rispetto a quanto noto al momento della nomina. In una delle email del 2008, Mandelson avrebbe scritto a Epstein – morto suicida in carcere dopo la condanna per abusi sessuali e traffico internazionale di minori – di “lottare per ottenere un rilascio anticipato” (“fight for early release”) poco prima che fosse condannato a 18 mesi per adescamento di una minorenne. “Ho una grande stima di te”, gli aveva scritto ancora Mandelson.Le e-mail sono state pubblicate dopo che i democratici della Commissione di vigilanza della Camera dei rappresentanti degli Stati Uniti hanno reso pubblico un album realizzato nel 2003 in occasione del 50° compleanno di Epstein, che all’epoca era un finanziere ricco e con amicizie importanti. In quell’album, Mandelson definiva Epstein “il mio migliore amico” in una nota scritta a mano.La posizione del 71enne Mandelson, scelto l’anno scorso dal premier come ambasciatore di nomina politica a Washington per garantire la tessitura di relazioni solide con Donald Trump nell’ambito della traduzionale ‘special relationship’ con il grande alleato americano, era stata denunciata dai giornali come ormai insostenibile sulla scia delle nuove accuse e rivelazioni rimbalzate dagli Usa. Già chiacchierata eminenza grigia del New Labour di Tony Blair e più volte ministro al centro di scandali, il politico aveva provato a salvarsi rinnovando ieri il mea culpa per i rapporti col finanziere americano ed esprimendo “enorme rammarico”. E Starmer aveva ribadito la sua fiducia in lui meno di 24 ore fa in Parlamento, nel Question time del mercoledì, di fronte alle richieste di dimissioni dell’opposizione Tory e tra gli imbarazzi crescenti fra i banchi dalla maggioranza laburista.L’opposizione ha chiesto spiegazioni su cosa Starmer sapesse al momento della nomina e sul perché non fosse stata fatta piena luce sul loro rapporto. Anche all’interno del Partito Laburista ci sono voci critiche che sostengono che il premier abbia commesso un errore di valutazione, sia nella scelta che nel mantenimento del rango diplomatico nonostante le informazioni già pubbliche.L'articolo Il premier inglese Starmer licenzia l’ambasciatore negli Usa Mandelson: si definiva “miglior amico” del finanziere pedofilo Epstein proviene da Il Fatto Quotidiano.