Novità dalla legge italiana: l’orale diventa tappa fissa, dopo i diversi casi di rifiuto la legge ridisegna l’intero iter Settembre è il mese delle ripartenze, anche scolastiche. L’anno che si è concluso con gli esami di maturità di inizio estate ha segnato un nuovo modo di intendere il percorso scolastico: trend preso come monito per comprendere come i giovani percepiscono l’ambiente scolastico.Il problema alla base sembra essere la perdita di credibilità di quel ruolo un tempo istituzionale, rispettato e temuto, del professore. Gli insegnanti raccontano di far fatica nell’insegnare alle nuove generazioni perché non hanno regole e non riescono a guardare con rispetto la figura seduta dietro la cattedra.Probabilmente tutto scatta per via di uno svilimento ancora più profondo: l’idea di futuro che sfuma, una società che arranca e che non dà speranza è anche colpevole della poca credibilità del percorso scolastico, che a quanto pare non apre le porte che riusciva ad aprire un tempo.Questa tendenza a ‘non credere’ più nelle istituzioni passa dai discorsi degli adulti ai più giovani, e così anche gli esami di maturità diventano più una barzelletta che un traguardo.Novità per gli esami di maturitàNegli ultimi anni è aumentato vertiginosamente il numero di casi di alunni che si presentano alla prova orale facendo scena muta: consapevoli di poter arrivare al 60 con le altre prove, decidono di non discutere in sede d’esame.Il Consiglio dei Ministri ha deciso quindi di approvare una riforma che segna un punto di svolta: adesso partire dal 2026, la prova orale diventerà obbligatoria, su quattro materie selezionate ogni anno. Scena muta all’orale significherà bocciatura.Esame di maturità, la riforma 2026 (pexels) – www.circuitolavoro.itCosa prevede la riforma della scuolaLa prova orale si concentrerà su quattro discipline, selezionate ogni gennaio dal Ministero, una riduzione per andare incontro agli studenti. Al tempo stesso, lo studente non si può rifiutare di sostenere l’orale. Anche avendo raggiunto la soglia del 60, lo studente sarà giudicato non idoneo nel caso in cui non sostenga l’orale.Si passa poi da commissioni di sette membri a cinque: con due commissari interni, due esterni e un presidente di commissione. Un segnale per cercare di ripristinare l’importanza della centralità dell’esposizione, che poi è ciò che realmente serve nel mondo del lavoro: saper comunicare alle persone ciò che si è imparato.Dialogare, esporre, confrontarsi, sono tutte capacità utili per il domani. Al tempo stesso si cercherà di rendere meno ansiogeno l’iter. Il Ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, ha specificato al proposito che la prova diventerà più “serena”.Inoltre i giovani verranno valutati più come ‘persone’, con le loro caratteristiche uniche, e non solo per quello che hanno studiato. Si valuteranno, quindi, “non soltanto le competenze, le conoscenze, le abilità acquisite, ma anche il grado di autonomia, di responsabilità” ha spiegato il Ministro.The post SCENA MUTA ALL’ORALE: ora cambia tutto | Approvata la riforma che punisce chi non parla appeared first on Circuito Lavoro.