A Londra il 13 settembre si è svolta una grande manifestazione razzista contro gli immigrati e per i “valori” dell’Occidente bianco e cristiano, che sarebbero minacciati da tutti i popoli con altri colori della pelle e con altre religioni. È un fenomeno di massa che esprime tutta la degenerazione del capitalismo e dell’imperialismo occidentali.Per ottenere ancora consenso, mentre l’ingiustizia e l’oppressione sociale dilagano, le classi dominanti forniscono ad una parte del popolo un nemico vicino e identificabile: il migrante e specialmente il migrante musulmano. Già Karl Marx nell’Ottocento affrontava l’avversione degli operai inglesi per gli immigrati irlandesi. Era un odio alimentato dalla classe dominante e dai suoi giornali, scriveva Marx, che aveva il preciso scopo di dividere i lavoratori e sfruttarli tutti meglio.Per evitare la rivolta dei poveri si cerca di indirizzare la loro rabbia verso altri più poveri di loro. È accaduto in Europa per secoli, dagli assalti ai ghetti degli ebrei, ai pogrom, al nazismo. Negli Stati Uniti il razzismo bianco è stato sempre una componente fondamentale del sistema.Così oggi la distruzione dello stato sociale, dei diritti del lavoro, della salute e della sicurezza della vita non vengono imputati a decenni di politiche neoliberali e agli oligarchi che grazie ad esse hanno accumulato enormi ricchezze, ma a coloro che stanno in basso.Nel paese dove Margaret Thatcher e il suo discepolo laburista Tony Blair hanno distrutto storiche conquiste sociali, il nemico sono i migranti che porterebbero via casa e lavoro.È la peste neoliberale che produce questa mostruosità, e non si può essere veramente antifascisti se non si distruggono le radici economiche, le politiche liberiste, che sono alla base del ritorno del fascismo.Adesso il neoliberismo diventa economia di guerra, le élite europee ed occidentali vogliono riarmarci e prepararci alla guerra contro la Russia e magari anche contro la Cina. Per questo le masse che si mobilitano al grido di “viva l’Inghilterra”, “orgoglio bianco”, sono ottima carne da cannone per il futuro.Ma il neofascismo razzista ha oggi un elemento di legittimazione e propaganda in più: Israele. Uno dei leader della manifestazione di Londra, che è conosciuto con lo pseudonimo di Tommy Robinson, ha più volte manifestato avvolto da bandiere israeliane.Tommy Robinson, alias Steven Yaxley-Lennon, è un tipico avventuriero fascista. Nel passato ha fondato vari partitini neonazisti colpevoli di violenze razziste, mentre a sua volta è stato accusato di rissa, droga, falso, truffa. Questo bel personaggio, leader della protesta anti immigrati, in una passata manifestazione si è avvolto nella bandiera israeliana.Nel corteo di Londra le bandiere di Israele sventolavano accanto a quelle “England” bianche con la croce rossa. E questo perché oggi i suprematisti occidentali vedono in Israele la potenza armata che realizza i loro desideri. I coloni feroci e criminali che rubano la terra ai palestinesi, i fanatici dello sterminio nel nome di Dio come i ministri Smotrich e Ben Gvir, sono uguali ai nazisti e ai fascisti europei. Essi sono la versione sionista del Ku Klux Klan degli Stati Uniti. E questa è l’anima fondamentale del governo Netanyahu, e dello stesso stato di Israele. Così Israele alimenta e legittima il neofascismo razzista in Occidente e ne diventa la bandiera.C’è uno scambio a cui assistiamo anche qui in Italia: la destra estrema grida viva Israele, e Israele benedice la destra estrema come baluardo contro l’antisemitismo. Così il pregiudicato neonazista Robinson sfila con il vessillo di chi oggi compie il genocidio in Palestina.È tempo di aprire gli occhi sul presente: oggi Israele è un modello reazionario per tutto l’Occidente. In Sudafrica l’apartheid e il capitalismo razziale sono stati sconfitti, ma ora Israele ha raccolto il testimone di quel regime e agisce su vasta scala con ben maggiore violenza e pervasività.La destra di tutto il mondo questo lo ha capito benissimo, da Trump a Milei e Bolsonaro, da Orban a Meloni e Le Pen, ai predicatori razzisti: tutti oggi sono avvolti nella bandiera di Israele, che se ne compiace attaccando “il circo” dell’Onu solo perché chiede di fermare il genocidio a Gaza.La destra reazionaria ha capito tutto, sono tanti che si dichiarano di sinistra e antifascisti che sono in enorme ritardo.L'articolo A Londra manifestazione razzista con bandiere inglesi e israeliane: è tempo di aprire gli occhi proviene da Il Fatto Quotidiano.