La protesta dei giornalisti Rai contro Miss Italia su RaiPlay: «Una scelta di cui avremmo fatto a meno»

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«Una scelta di cui avremmo fatto a meno». Non usano mezzi termini le commissioni Pari Opportunità di Rai e Usigrai che in una nota congiunta criticano duramente la decisione dell’azienda di dare spazio a Miss Italia su RaiPlay. Questa sera, lunedì 15 settembre, infatti si terrà la finale del concorso al PalaSavelli di Porto San Giorgio e verrà trasmessa da Rtv San Marino, RaiPlay e Media Dab. Per le commissioni si tratta di un passo indietro rispetto agli impegni presi dal servizio pubblico in materia di rappresentazione delle donne. «Uscita dalla porta principale già da qualche anno, ora Miss Italia rientra dalla finestra. La scelta dell’azienda di offrire la vetrina di RaiPlay alla kermesse riporta la Rai indietro di anni anche in rapporto al vigente contratto di servizio e alle policy di genere», scrivono le Cpo. Le critiche a Miss ItaliaLe commissioni sottolineano di non mettere in discussione la libertà delle partecipanti: «Siamo per la libertà di scelta di ogni donna, e quindi anche di partecipare a Miss Italia. Ma è preoccupante che la Rai, che è tenuta a contrastare l’immagine stereotipata delle donne, e che fattivamente ha dimostrato ciò attraverso iniziative quali No Women No Panel e aderendo al progetto della Bbc 50:50, decida di offrire spazio ad un format che ne riduce la complessità e il valore a una competizione».I criteri stereotipati di bellezzaIl comunicato rincara la dose sottolineando che «le selezioni sul territorio sono basate proprio su criteri stereotipati di bellezza. E non cambia se a valutare le ragazze ci siano anche delle giurate o se il giudizio venga formulato anche basandosi su altri criteri. Una scelta di cui avremmo volentieri fatto a meno», conclude la nota.L'articolo La protesta dei giornalisti Rai contro Miss Italia su RaiPlay: «Una scelta di cui avremmo fatto a meno» proviene da Open.