Matteo Franzoso rimane in coma farmacologico, in Cile, dopo la bruttissima caduta di ieri – domenica 14 settembre – in allenamento. Le condizioni dello sciatore 25enne rimangono gravissime, è intubato in seguito a una trauma cranico causato da una caduta in pista a La Parva, sulle Ande, uno dei luoghi di allenamento degli azzurri in questo periodo dell’anno, alla fine dell’inverno sudamericano. Il 25enne azzurro è caduto dopo un salto, andando a sbattere contro una staccionata di legno, oltre le reti di protezione laterali. Dopo la caduta i soccorsi sono arrivati immediatamente e Franzoso è stato trasportato in elicottero fino alla capitale cilena.Intanto, a distanza di circa 24 ore dal brutto incidente, in Cile è arrivato il fratello Michele, di 24 anni, allenatore allo sci club Sestriere. Atteso anche l’arrivo del papà Marcello e della mamma Olga in queste ore. Dopo la caduta di Franzoso, i compagni di Nazionale presenti a La Parva non hanno più voluto svolgere l’allenamento. Dominik Paris, Mattia Casse, Christof Innerhofer, Giovanni Franzoni, Florian Schieder, Guglielmo Bosca, Benjamin Jacques Alliod, Nicolò Molteni e Marco Abbruzzese sono fermi, speranzosi di ricevere buone notizie dall’ospedale dove è ricoverato il collega.Franzoso è molto amico della famiglia di Matilde Lorenzi, giovane sciatrice 19enne morta nell’ottobre 2024 dopo una caduta in allenamento in Val Senales. Lo sciatore e la famiglia vivono infatti a Rollieres, non distante dal Sestriere, dove è cresciuto sciisticamente il 25enne ma anche Lorenzi. Nel tragico incidente di circa un anno fa, la giovane atleta stava scendendo lungo la pista Gravand G1 quando gli sci si sono divaricati e l’atleta ha perso contatto con il manto nevoso sbattendo violentemente il volto sul terreno ghiacciato. A quel punto uno degli sci si è sganciato e la 20enne è finita fuori pista.Dopo alcuni accertamenti successivi, le condizioni del tracciato sono state giudicate in regola e le protezioni poste in modo corretto, ma in tanti avevano sollevato delle perplessità a riguardo e non erano mancate le polemiche sulla sicurezza nello sci. A distanza di tempo è nata anche la Fondazione Matilde Lorenzi, che intende promuovere e sviluppare progetti finalizzati proprio all’implementazione della sicurezza nello sci per tutti gli sportivi. Sicurezza che è anche uno dei temi del quale si sta discutendo in queste ore, dopo il grave incidente che ha colpito Franzoso.Le parole di Garrone, presidente dello Sci Club SestriereSul tema è intervenuto anche Alessandro Garrone, vice Presidente esecutivo Erg Spa e dal 2004 presidente dello Sci Club Sestriere, parlando dell’incidente di Matteo Franzoso, appartenente allo stesso sci club. “In poco tempo dobbiamo contare tre incidenti, il mondo dello sport e delle Istituzioni deve intervenire. A ottobre 2024 Matilde Lorenzi, 20 anni, muore per una caduta in allenamento in val Senales, a marzo 2025 Marco Degli Uomini, 18 anni, muore per una caduta in allenamento sullo Zoncolan, oggi Matteo Franzoso versa in gravissime condizioni per una caduta in allenamento in Cile”.L’attenzione di Garrone si sposta poi sul tema della sicurezza nello sci: “Le istituzioni, le federazioni nazionali e internazionali, le associazioni, i produttori di sci e materiali di sicurezza, tutti devono sentire forte la responsabilità verso la salute e la vita degli atleti ed agire con rapidità e determinazione affinché lo sci possa continuare ad essere uno sport emozionante, spettacolare, ma con il livello di rischio consono alla disciplina. Le regole sulla sicurezza delle piste devono essere riviste ed adeguate a velocità sempre maggiori che vengono raggiunte soprattutto nelle discipline veloci. È necessario un intervento immediato e chiedo con forza che tutte le Istituzioni facciano la loro parte”.L'articolo Matteo Franzoso rimane in coma: la famiglia vola in Cile, i compagni non si allenano. “Intervenire subito sulla sicurezza” proviene da Il Fatto Quotidiano.