Elezioni regionali Valle d’Aosta 2025, quando e come si vota? Gli equilibri interni ai partiti. La sinistra divisa, il centrodestra si compatta in una coalizione

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Anche il Tetto d’Italia, la Valle d’Aosta, è pronta a tornare alle urne per rinnovare il proprio Consiglio regionale. È una delle sette regioni – insieme a Veneto, Toscana, Marche, Puglia, Campania e Calabria – che chiamerà i propri cittadini al voto. La data è già stata fissata: si voterà il 28 settembre dalle 7 alle 23. Sarà la prima regione ad aprire le danze di questa tornata elettorale autunnale. Nello stesso giorno si voterà anche nelle Marche, dove però le operazioni di voto si svolgeranno su due giorni, il 28 e il 29 settembre. I valdostani, inoltre, troveranno una scheda elettorale “nuova”, rinnovata dopo il recente referendum tenutosi all’inizio di agosto. Con quella consultazione, i cittadini hanno deciso di reintrodurre le tre preferenze nel voto per il Consiglio regionale, abbandonando così il sistema della preferenza unica.Il voto in Valle d’Aosta: come funziona? La Valle d’Aosta è la più piccola regione a statuto speciale d’Italia e, in quanto tale, anche le elezioni regionali seguono dinamiche diverse rispetto al resto dello Stivale. In occasione del voto, i cittadini non dovranno indicare direttamente il nome del presidente di Regione che succederà a Renzo Testolin dell’Union Valdôtaine (Uv), ma saranno chiamati a eleggere i soli consiglieri regionali. Sarà poi il nuovo Consiglio regionale, una volta insediato, a nominare il presidente. L’eventuale turno di ballottaggio per le elezioni comunali si terrà il 12 ottobre, mentre la prima seduta del nuovo Consiglio regionale è prevista per il 28 ottobre. Un’ulteriore peculiarità del sistema valdostano riguarda la composizione del Consiglio regionale, che resta in carica per cinque anni ed è composto da 35 membri, un numero fisso che non varia in base alla popolazione residente. Il numero chiave da raggiungere è 18: è questo il minimo di consiglieri necessari per costruire una maggioranza in Consiglio regionale.Nove le liste ammesseSono nove le liste ammesse dall’Ufficio elettorale: 309 i candidati complessivi, di cui 134 donne, in corsa per 35 seggi in Consiglio regionale. L’unica coalizione formalizzata è quella del centrodestra, mentre le altre liste partecipano alla competizione in forma autonoma, senza alleanze precostituite. Il partito al governo e la spinta autonomistaTra i protagonisti della competizione c’è il partito al governo, l’Union Valdôtaine, storico movimento autonomista della regione, che nel 2020 aveva eletto sette consiglieri. L’obiettivo per il gruppo ora è quello di rafforzare la propria rappresentanza e puntare a una maggioranza interamente autonomista, anche attraverso un possibile accordo con gli Autonomisti di Centro: un progetto politico nato nell’ottobre 2024 e lanciato ufficialmente a marzo 2025, che riunisce tre forze regionali – Pour l’Autonomie, Rassemblement Valdôtain (dove militano ancora vecchi esponenti fuoriusciti dall’Union Valdôtaine) e Stella Alpina.Nessun campo largo per le elezioni del 2025In Valle d’Aosta, il tentativo di costruire un campo largo è naufragato sotto il peso delle divisioni interne alla sinistra, acuite dalle tensioni emerse attorno alla partita delle comunali di Aosta, dove si voterà per il rinnovo di sindaco e consiglio comunale, sempre il prossimo 28 settembre. Le forze del centrosinistra non sono riuscite a trovare un accordo unitario. Così, in questo contesto, il Partito Democratico, guidato da Elly Schlein – presente domenica scorsa ad Aosta per la presentazione delle liste – si presenta alle comunali all’interno di una coalizione, mentre alle regionali corre da solo. Una separazione che, però, non esclude un possibile dialogo con l’Union Valdôtaine in caso di alleanze post-voto. Ma il consenso del Pd potrebbe essere eroso da altre due liste progressiste, quella di Alleanza Verdi e Sinistra e quella di cui fa parte il Movimento 5 stelle.Destra compattaSul fronte opposto la coalizione di centrodestra si presenta unita e compatta, sia nella corsa alle Regionali, che alle amministrative. Insieme, quindi, Fratelli d’Italia, Forza Italia, Lega, Noi Moderati e Renaissance Valdôtaine. A unirli diversi punti programmatici: spicca la volontà di riformare la legge elettorale regionale, con l’obiettivo di introdurre l’elezione diretta del presidente, in linea con quanto già avviene nel resto del Paese. Altro capitolo prioritario è la sanità: secondo i dati pubblicati la scorsa settimane dalla Fondazione Gimbe, basati su fonti del Ministero della Salute, la Valle d’Aosta risulta ultima in Italia per l’erogazione dei Livelli Essenziali di Assistenza (Lea), ovvero le cure garantite dal Servizio sanitario nazionale. Infine, il nodo delle infrastrutture e della comunicazione: la chiusura del traforo del Monte Bianco fino al 16 dicembre sta già creando disagi sul piano logistico, turistico ed economico. Ma il problema della comunicazione riguarda anche il versante interno: la regione resta isolata e priva di collegamenti. Un limite strutturale che la coalizione intende affrontare come priorità politica.Come si vota alle elezioni regionale Valle d’Aosta 2025?Muniti di tessera elettorale e di un documento di identità valido, i cittadini valdostani potranno recarsi alle urne per esprimere la propria preferenza sia per le elezioni regionali che per quelle comunali. In entrambe le consultazioni, è possibile indicare fino a tre preferenze. In caso di tripla preferenza, almeno una deve riguardare un candidato di genere diverso rispetto agli altri due, altrimenti la terza verrà annullata. Le operazioni di scrutinio seguiranno un ordine prestabilito: si inizierà lunedì 29 settembre con lo spoglio delle schede per le elezioni regionali, mentre lo scrutinio delle comunali è previsto per martedì 30 settembre.L'articolo Elezioni regionali Valle d’Aosta 2025, quando e come si vota? Gli equilibri interni ai partiti. La sinistra divisa, il centrodestra si compatta in una coalizione proviene da Open.