“Dovremmo chiederci se squadre israeliane dovrebbero partecipare alla Vuelta de Espana. La mia risposta è no“. Da Madrid arriva la netta presa di posizione della ministra per l’Educazione, la formazione professionale e lo sport, Pilar Alegria, durante un’intervista alla radio nazionale pubblica Rne. Se in Italia il titolare dello Sport, Andrea Abodi, continua a fare spallucce di fronte alle crescenti richieste della politica e della società civile di intraprendere azioni per escludere Israele dalle competizioni sportive, in Spagna invece la crescente ondata di proteste pro Palestina che sta accompagnando la corsa a tappe spagnola trova riscontro nel governo. La ministra Alegria infatti arriva di fatto a chiedere l’esclusione del team Israel-Premier Tech (una richiesta puramente simbolica, visto che ormai mancano pochi giorni alla fine della competizione ciclistica) ma anche di applicare questo criterio a tutte le competizioni: “Bisognerebbe adottare la stessa decisione che si adottò per la Russia a partire dal 2022″.Ormai è noto, come ha svelato il presidente dell’Uefa, Aleksander Ceferin, in un’intervista a Politico, che dietro all’esclusione di Mosca da tutto lo sport internazionale ci furono forti pressioni politiche, mentre per Israele i governi occidentali non si espongono. Da Madrid invece arriva una voce fuori dal coro: “Non si può applicare un doppio standard per il conflitto in Ucraina e a Gaza, dove si sta massacrando la popolazione”, dice la ministra Alegria. Che in merito alla Israel-Premier Tech aggiunge: “Saremmo a favore che venisse presa” nei loro confronti “la stessa posizione che è stata adottata riguardo alla Russia a partire dal 2022”, ricordando che la Vuelta è diretta da un ente privato. Ma le “piacerebbe” e “sosterrebbe” che l’organizzazione e l’Unione Ciclista Internazionale non ammettessero team sponsorizzati da aziende israeliane, sull’esempio di quanto deciso tre anni fa dagli organismi e federazioni internazionali sportive, che “hanno preso decisioni chiare” vietando la partecipazione di squadre russe a competizioni internazionali, come la Eurolega” di basket.D’altra parte, Alegria ha evidenziato la responsabilità del governo di “coniugare e garantire la sicurezza e l’integrità degli sportivi e dei tifosi e di tutti i cittadini che hanno diritto a manifestare pacificamente e manifestare la propria indignazione davanti al massacro che sta vivendo Gaza“. E ha ribadito che la polizia schiererà migliaia di agenti e 400 unità della Guardia Civil nel fine settimana a Madrid, per le proteste annunciate per la tappa finale della Vuelta, prevista per domenica nella capitale.L'articolo Spagna, la ministra dello sport: “Squadre israeliane non dovrebbero partecipare alla Vuelta o ad altre gare sportive, come si fece con la Russia” proviene da Il Fatto Quotidiano.