Avevano risposto in centinaia alla prima chiamata per ripopolare il Trentino Alto-Adige. Ora la provincia autonoma di Trento ci riprova: dopo il successo della prima tornata, una deliberazione della Giunta provinciale ha disposto il posticipo dei termini di apertura di una seconda finestra temporale per la presentazione delle domande. Dal 14 novembre al 31 dicembre sarà dunque possibile candidarsi per ricevere i contributi a fondo perduto disposti dalla Provincia per chi si trasferisce in uno dei 32 comuni indicati nel bando. La misura, volta a incentivare la rivitalizzazione dei centri urbani a rischio di abbandono, sostiene economicamente – fino a 100 mila euro – le persone che recuperano gli immobili e vi si trasferiscono.Un progetto per il ripopolamento del Trentino L’iniziativa nasce dalla necessità di ripopolare il Trentino, dove molti centri abitati sono a rischio abbandono. Per l’inserimento nel bando la Provincia ha scelto quei comuni dove tra il 2000 e il 2023 si è registrato un calo consistente di abitanti. Tra questi figura anche Vermiglio, salito alla ribalta l’anno scorso grazie all’omonimo film di Maura Delpero, candidato agli Oscar come Miglior Film Internazionale. Durante la prima finestra temporale del bando, lo scorso giugno, le richieste pervenute alla Provincia erano state molto incoraggianti: ben 291 domande di contributo, per la maggior parte provenienti da trentini. «È la testimonianza – osservava allora l’assessore Simone Marchiori – del fatto che le persone sono disposte a rimanere nelle aree periferiche se adeguatamente supportate».I requisiti per chiedere il contributoI requisiti per richiedere il contributo della Provincia sono rimasti inalterati. Innanzitutto, possono fare domanda per i contributi a fondo perduto solo le persone che siano proprietarie o titolari di un immobile situato in uno dei comuni interessati dal progetto. Il limite massimo di unità abitative per cui è possibile chiedere il contributo è stato fissato a tre. E poi c’è il requisito più importante: è obbligatorio realizzare almeno un intervento di recupero sull’alloggio destinato a diventare prima casa, da abitare o affittare a canone moderato per almeno dieci anni (così da evitare speculazioni). Finanziamenti fino a 100 mila euroChi dovesse rispettare tutti questi requisiti può scegliere di trasferirsi in uno dei comuni coinvolti dal progetto della provincia di Trento e ottenere un generoso contributo. I finanziamenti pubblici per il recupero edilizio coprono infatti fino al 40% delle spese di ristrutturazione (su un massimo di 200 mila euro) se l’immobile fa parte di insediamenti storici oppure del 35% per tutti gli altri casi. Se si acquista un immobile da recuperare, la provincia concede un ulteriore contributo fino a un massimo di 20mila, purché non superi il 20% della somma totale della compravendita. Sommando i due finanziamenti, insomma, si può arrivare a ricevere fino a 100 mila euro.Foto copertina: Peio, uno dei comuni indicati nel bando della Provincia autonoma di TrentoL'articolo Dopo il boom di richieste torna il bando anti-spopolamento in Trentino: fino a 100 mila euro di bonus per chi si trasferisce in uno dei comuni coinvolti proviene da Open.