Le proteste pro-Pal fermano la Vuelta. Negli scontri 22 agenti feriti

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AGI - La tappa finale della Vuelta si è trasformata in un caso politico e diplomatico, dopo che gli organizzatori sono stati costretti a interrompere la gara a 56 chilometri dall’arrivo a Madrid per le proteste di centinaia di manifestanti filo-palestinesi che hanno invaso il tracciato riempiendo la strada di puntine da disegno e vetri. Tensioni, scontri e cariche della polizia si sono registrati anche nel centro della capitale spagnola fino alla sera. Il bilancio è stato di 2 arresti e 22 poliziotti feriti. L’annullamento della 21ª e ultima tappa era stato preceduto poche ore prima dalle dichiarazioni del premier spagnolo, Pedro Sánchez, che ha espresso “sostegno e ammirazione” per chi nelle tre settimane della corsa iberica ha partecipato alle proteste contro “il genocidio a Gaza” e contro la partecipazione alla gara del team Israel-Premier Tech del magnate israelo-canadese Sylvan Adams. Sánchez ha indicato la Spagna come “un esempio e un motivo di orgoglio per la comunità internazionale” per il suo impegno nella difesa dei diritti umani.Parole precedenti agli scontri di Madrid ma che hanno fatto infuriare Israele e l’opposizione di centrodestra. Il ministro degli Esteri israeliano, Gideon Saar, ha parlato di “vergogna” per la Spagna criticando un capo del governo che ha incitato all’illegalità. Il sindaco di Madrid, il popolare José Luis Martínez Almeida, ha accusato Sánchez di aver “rovinato” la Vuelta Ciclista “incitando i manifestanti” con le sue “dichiarazioni irresponsabili, pur sapendo che la città era sotto assedio”. “La violenza ha vinto sullo sport”, ha denunciato. Di “presa in giro in mondovisione” ha parlato il leader del Partito Popolare, Alberto Núñez Feijóo, leader dell’opposizione.Per la tappa finale della Vuelta da Alalpardo a Madrid di 103 chilometri erano stati schierati 1.100 poliziotti e 400 agenti della Guardia Civil. Dopo lo stop alla gara all’altezza dei Giardini del Campo del Moro, a nord della capitale, i corridori sono scesi dalle bici e la direzione della corsa ha dichiarato la tappa conclusa in anticipo senza una classifica. Il danese Jonas Vingegaard, già virtualmente vincitore, ha così trionfato per la prima volta nella corsa a tappe spagnola ma non ha esultato.Incidenti si sono verificati poi anche nella capitale spagnola dove molti manifestanti con le bandiere palestinesi e al grido di “Dove sono le sanzioni per Israele?” hanno abbattuto le barriere per occupare le strade. Vicino alla stazione di Atocha, a Callao e nel Paseo del Prado ci sono stati tensioni con lancio di oggetti da parte dei manifestanti e le cariche della polizia.