AGI - La sfida della segretaria è lanciata: "Vi batteremo, non vi faremo più il favore di presentarci divisi". La premier vede e rilancia: "Vi unisce solo l'ossessione di batterci". Nella settimana che proietta i partiti verso il primo appuntamento con le regionali, quello delle Marche, si accende il confronto fra Elly Schlein e Giorgia Meloni. Un 'duello' che non si rinnovava da alcuni mesi, ma che riesplode nel momento di massima tensione fra forze di maggioranza e di opposizione. L'onda d'urto dell'assassinio di Charlie Kirk negli Stati Uniti ha investito infatti anche i partiti italiani e, ai comunicati di condanna e costernazione per quanto accaduto, il centrodestra non ha mancato di sottolineare il silenzio o una certa timidezza nei commenti del fronte opposto.La premier, ospite della festa dell'UDC, attacca "chi non ha argomenti e usa solamente l'arma della criminalizzazione, l'arma dell'ingiuria, l'arma dell'impresentabilità dell'avversario, l'arma della violenza che inizia sempre come violenza verbale, ma qualche volta diventa anche violenza fisica". Poi chiama direttamente in causa le opposizioni: "Credo che sia arrivato il momento di chiedere conto alla sinistra italiana di questo continuo giustificazionismo". Tra i primi a sollevare la questione è il ministro Luca Ciriani: "Negli Usa viene ucciso un ragazzo di 31 anni, un influencer conservatore e qualche intellettuale in tv dice che in fondo se l'è meritata", dice il ministro riferendosi al matematico Piergiorgio Odifreddi: "Sono gli stessi ragionamenti che si sentivano ai tempi di Sergio Ramelli e delle Brigate Rosse o frasi come 'Sono compagni che sbagliano'", è l'affondo del ministro.La reazione dell'opposizione arriva forte, per voce dei due leader di PD e M5s, che si incrociano sui palchi delle due feste in corso a Reggio Emilia e nella Capitale. "Ho visto la strumentalizzazione di questo fatto tragico su cui sono intervenuta subito", dice Schlein: "La violenza non deve trovare spazio in politica. Eppure sono due giorni che esponenti della maggioranza parlano di silenzio delle opposizioni", aggiunge Schlein prima di 'sfidare' la premier. "Meloni faccia i nomi altrimenti rischia di fomentare altro odio". Per Schlein, quello di Meloni e degli esponenti di governo è un "atteggiamento gravemente irresponsabile" che "addossa a tutta la sinistra la responsabilità di quello che è accaduto". A questo si aggiunge il botta e risposta fra il ministro degli Esteri e il Movimento 5 Stelle.Antonio Tajani torna sull'accusa ricevuta dal M5s di comportarsi, su quanto avviene a Gaza, "alla stregua di un influencer prezzolato". La risposta di Tajani: "È abbastanza esiguo il mio conto in banca... Si inventeranno che con i soldi che mi ha dato Israele ho pagato il viaggio a New York del presidente del Consiglio", ironizza il leader 'azzurro' ricordando le accuse di Italia Viva alla premier per il viaggio a New York: "Da parte loro c'è l'uso di un linguaggio di odio che punta ad additare personalmente alcuni personaggi politici come responsabili di nefandezze", sottolineava Tajani nelle scorse ore. Giuseppe Conte ribatte che il M5s è "assolutamente contro qualsiasi forma di violenza, di linguaggio aggressivo e di odio. Inviterei anche il governo a moderare i toni. Parlo di Ciriani, di Tajani e di Meloni. La smettano di alimentare questo vittimismo che, paradossalmente, invece di abbassare i toni contribuisce ad alzarli. È davvero sorprendente che da loro arrivino questi messaggi".Il caso Zangrillo Il ministro della Salute è stato contestato alla Festa dell'Unità a Torino, come lui stesso riferisce: "Ieri sera ho partecipato alla Festa del Pd di Torino perché credo che il dialogo e il confronto siano le basi della nostra democrazia", dice il ministro: "Purtroppo, durante l'evento sono stato insultato. È grave che un partito che si definisce democratico usi linguaggi violenti e ostili verso chi ha opinioni diverse. Fischi, insulti e toni duri non hanno nulla a che fare con il confronto civile". E, dopo aver ricordato lo scontro in Aula che ha riguardato Tajani, il responsabile della Salute chiosa: "Abbassiamo i toni. Rispettiamo le idee altrui. Facciamo politica con responsabilità".Parole che la premier fa proprie, dopo aver espresso solidarietà al ministro: "Il confronto politico, anche acceso, non deve mai trasformarsi in aggressione verbale o mancanza di rispetto. Serve da parte di tutti la responsabilità di abbassare i toni e di contribuire a un dibattito pubblico civile e costruttivo", dichiara Meloni. E Tajani avverte che gli insulti a un esponente di governo come Zangrillo, "specie in questo momento", possono portare "gravi rischi" alla sicurezza del ministro.Per il Pd si tratta di una strategia mirata della coalizione di governo: "Colpisce e amareggia che sulla falsariga della presidente del Consiglio", Zangrillo "provi ad assumere la parte della vittima e continui ad alimentare un clima di conflitto e di tensione", spiega il senatore dem, Andrea Giorgis, che riporta la sua versione di quanto avvenuto a Torino: "Colpisce e amareggia che un ministro della Repubblica anziché discutere del tema, assai importante della cittadinanza, su cui era stato invitato dal Pd di Torino a confrontarsi nella Festa dell'Unità, abbia voluto cogliere l'occasione per una aprire una incomprensibile polemica sulla sicurezza cittadina (che peraltro sarebbe competenza del suo collega ministro) e sulla amministrazione guidata dal Partito democratico"