Appena concluso l’acquisto da 8 miliardi di dollari di Paramount, David Ellison guarda già a un nuovo colosso di Hollywood: Warner Bros Discovery. Lo rivela il Financial Times, secondo cui il fondatore di Skydance – sostenuto dal padre Larry Ellison, creatore di Oracle ed ex uomo più ricco del mondo – sta preparando un’offerta per rilevare l’intero gruppo.La mossa arriva poche settimane dopo la chiusura ufficiale dell’operazione Paramount, completata il 7 agosto, al termine di un complesso negoziato con gli azionisti e con l’autorità federale delle comunicazioni statunitense. Ora Ellison punta a unire due marchi storici dell’industria cinematografica – Paramount e Warner, nati nell’era del cinema muto e diventati colossi nella fase della tv via cavo – entrambi in difficoltà nel competere con giganti dello streaming come Netflix.Secondo quanto ricostruito dal FT, Ellison avrebbe spiegato ai suoi collaboratori di voler integrare i due gruppi su un’unica piattaforma tecnologica, così da razionalizzare i costi e migliorare l’esperienza degli utenti. L’acquisizione di Warner porterebbe in dote brand e asset di primo livello: Warner Bros Motion Picture Group, HBO, DC Studios e CNN.Un’operazione di questo tipo catapulterebbe Ellison nell’élite di Hollywood. «Se possiedi Paramount e Warner Bros sei, senza dubbio, un vero magnate», ha commentato al FT l’analista di Bernstein Laurent Yoon.La strategia del manager si discosterebbe nettamente da quella seguita finora dall’attuale CEO di Warner Bros, David Zaslav, e da Brian Roberts (Comcast), entrambi orientati allo spin-off delle attività tv tradizionali entro i prossimi anni. Ellison, invece, punterebbe a utilizzare le reti via cavo come motore per i contenuti in streaming: una strategia simile a quella adottata da Bob Iger in Disney, che sfrutta ancora i canali lineari per alimentare Hulu.Gli analisti sottolineano come la fusione tra Paramount+ e HBO Max possa creare un competitor formidabile nello streaming. Tuttavia, osserva Jessica Reif Ehrlich di Bank of America, “l’integrazione e la ristrutturazione richiederebbero anni per essere completate”.Sul fronte finanziario, oltre al sostegno della famiglia Ellison, un ruolo chiave lo gioca Gerry Cardinale di RedBird Capital (il fondo proprietario del Milan), già protagonista nell’acquisizione di Paramount e ora pronto a supportare anche l’eventuale scalata a Warner. D’altronde, il rapporto tra Ellison e Cardinale è stretto e l’alleanza tra i due è particolarmente forte.L’aggressività di David Ellison riflette la sua crescita come imprenditore cinematografico: in 15 anni Skydance ha prodotto successi come Top Gun: Maverick e vari capitoli di Mission Impossible, espandendosi anche nell’animazione con l’ingresso di John Lasseter, storico fondatore di Pixar.L’operazione si inserisce in una fase di forti fermenti nel settore, dopo il rallentamento dello streaming dal 2022. Una fusione tra Paramount e Warner potrebbe inoltre innescare nuove partite di consolidamento, con potenziali interessi di Apple, Amazon, Netflix o Comcast.Il dossier non è privo di ostacoli regolatori. La combinazione di CBS News e CNN nello stesso gruppo, in altri contesti politici, avrebbe sollevato forti obiezioni antitrust. Secondo fonti vicine alle authority citate dal FT, l’attuale amministrazione Trump potrebbe però adottare un approccio meno rigido, concentrandosi più sul mantenimento della neutralità politica di CNN che sulla concentrazione strutturale.In questo scenario, il possibile matrimonio Paramount-Warner rappresenterebbe la prima vera sfida al predominio di Netflix: un player in grado di unire piattaforme tecnologiche, una library vastissima di contenuti esclusivi e asset di primo piano nello sport e nell’informazione.«Netflix ha avuto un vantaggio per troppo tempo», ha commentato un dirigente di settore al Financial Times. «Un’unione di questo calibro cambierebbe davvero gli equilibri».