Un testamento che, oltre a disegnare il futuro di un impero, svela la mappa degli affetti più profondi e discreti di Giorgio Armani. Se il ruolo centrale nella governance della maison è stato affidato alla Fondazione, alla famiglia e allo storico braccio destro Leo Dell’Orco, dall’apertura delle ultime volontà dello stilista emergono ora i nomi di altri beneficiari, collaboratori e amici di una vita, a cui sono stati destinati lasciti di una generosità sorprendente.Michele Morselli: l’uomo da 60 milioniIl nome che spicca su tutti è quello di Michele Morselli, 42 anni, amministratore delegato de “L’Immobiliare Srl”, la società che gestisce il vasto patrimonio immobiliare privato di Armani. Definito un professionista “molto vicino allo stilista”, Morselli è il destinatario di un lascito che, secondo le prime stime, supera i 60 milioni di euro. Nel dettaglio, Armani gli ha conferito 100.000 azioni EssilorLuxottica (per un controvalore attuale di circa 26 milioni di euro) e due tranche di BTP per un valore complessivo di quasi 32 milioni di euro. Ma a testimoniare il legame profondamente personale sono altri lasciti: a Morselli è stato concesso l’utilizzo per soggiorni temporanei dell’appartamento di New York e della villa di Saint Tropez (il cui usufrutto principale va a Dell’Orco) e il diritto di essere ospitato per due settimane all’anno sul megayacht “Maìn”.Bianca Moselli, “quasi una figlia”Una fiducia immensa che si estende anche alla figlia del manager, Bianca Morselli, che lo stesso stilista in un’intervista aveva confessato di considerare “quasi come mia figlia”. Per lei, Armani ha disposto il conferimento di una polizza assicurativa milionaria in un fondo, il cui controvalore le sarà liquidato tra i 25 e i 30 anni di età.Angelo Bonsignore e gli altri nomi citatiMa la generosità di Armani si è estesa anche ad altri membri della sua “famiglia allargata”. Ad Angelo Bonsignore, da oltre un decennio dipendente dell’Ufficio Stile (ha lavorato anche alla creazione delle sneakers del brand), sono stati lasciati BTP per un valore di quasi un milione di euro (925.000 euro). Nel testamento compaiono anche altri nomi, come quello dello stilista britannico Black Graeme Leslie (BTP per 480.000 euro) e di Elisa Ceglie, a cui vanno 500.000 euro in titoli di Stato. Infine, un pensiero per le generazioni future della famiglia. Lo stilista ha destinato un milione e mezzo di euro ciascuna alle due pronipoti, Margherita e Maria Vittoria, facendo confluire le somme in un trust appositamente istituito per loro.Questi lasciti, apparentemente “minori” rispetto all’assetto societario, dipingono in realtà il ritratto più intimo di Giorgio Armani: un uomo che ha saputo riconoscere e premiare la lealtà e la dedizione, distribuendo il frutto del suo immenso lavoro non solo per garantire il futuro del suo marchio, ma anche per prendersi cura, fino all’ultimo, delle persone che hanno condiviso il suo percorso.L'articolo Chi sono gli eredi milionari di Giorgio Armani: da Bianca che era “quasi come una figlia” al suo dipendente Angelo Bonsignore. Ecco tutti i nomi citati nel testamento proviene da Il Fatto Quotidiano.