Salute, la sfida di Rigenera HBW: “Costruire sinergie tra impresa e territorio”

Wait 5 sec.

Ricerca scientifica, impresa e comunità locale. Tre mondi che possono – e devono – stringersi in sinergia per valorizzare le eccellenze del sistema biotecnologico. Una realtà in cui Rigenera HBW gioca da tempo un ruolo di primo piano. Attiva dal 2013 nel campo delle biotecnologie mediche e in particolare della rigenerazione tissutale, la società è riconosciuta a livello globale per le sue soluzioni innovative di medicina rigenerativa, grazie alla produzione di dispositivi medici all’avanguardia.Il simposio sull’innovazione biotecnologicaLa sinergia tra ricerca, industria e comunità locale è stata al centro del simposio dell’11 settembre promosso dalla biotech company insieme a SHRO Italia Foundation ETS presso il Polo Tecnologico Piemontese di Candiolo, in provincia di Torino. Un’iniziativa che ha visto la partecipazione di scienziati, docenti universitari, imprenditori e istituzioni.Le parole del CEO Antonio Graziano“Un’occasione davvero unica, che ci aiuta a costruire ponti tra ricerca e industria, favorendo la crescita di un ecosistema biotecnologico che coinvolge anche la comunità locale”, ha dichiarato Antonio Graziano, Co-Founder & CEO di Rigenera HBW.L’importanza della sensibilizzazione dei cittadini“Un modo per sensibilizzare anche i cittadini, per far capire loro come le istituzioni siano presenti sul territorio e come si possa fare rete insieme”, ha aggiunto Giancarlo Arra, Vice President di SHRO. “Noi, come fondazione, possiamo fare da collante, ma anche le istituzioni e gli specialisti dei vari settori possono dare un contributo fondamentale ai cittadini, che spesso si sentono spaesati di fronte alle nuove tecnologie. Il nostro compito deve essere questo: non solo generare ricerca, ma anche informazione”, ha aggiunto.Sinergia industriale e vantaggi economiciPer Francesco Saverio Mennini, capo del Dipartimento della Programmazione, dei Dispositivi Medici, del Farmaco e delle Politiche in favore del SSN, “dal punto di vista economico la sinergia fra le diverse realtà industriali è importante perché garantisce vantaggi non solo competitivi, ma anche in termini di economie di scala. Disporre di poli che sviluppano innovazione rappresenta un vantaggio per il Paese: significa fare ricerca sul territorio nazionale, attrarre investimenti e agevolare un accesso più rapido alle innovazioni da parte dei pazienti”.Focus sulla sostenibilità e innovazioneIl simposio, organizzato in occasione della 34esima conferenza annuale della European Society for Biomaterials e sostenuto anche dal Politecnico di Torino, dall’Unione Industriali di Torino e da Bioindustry Park Canavese, ha riservato spazio anche al tema della sostenibilità.“Sostenibilità e ricerca vanno a braccetto. Una ricerca ben condotta è in grado di sviluppare tecnologie innovative ed efficaci, con ricadute positive per i pazienti e per il sistema sanitario”, ha spiegato ancora Mennini. “Se una tecnologia è efficace, può ridurre nel medio-lungo periodo un risparmio sia per i pazienti sia per il SSN. Se il paziente risolve il problema o si riduce l’impatto sul livello di disabilità, questo si riflette positivamente anche nella spesa sociale e previdenziale”.La missione di Rigenera HBW sulla sostenibilitàSulla questione, Graziano ha richiamato la ‘mission’ di Rigenera HBW: “Da sempre siamo impegnati nello sviluppo di dispositivi medici sostenibili, che offrano il massimo della tecnologia, della qualità e dell’efficienza clinica, contenendo al tempo stesso i costi per aziende sanitarie e pazienti. Non c’è vera innovazione se un dispositivo è accessibile solo a pochi. La vera innovazione è quella che genera sviluppo”.Sostenibilità ambientale e attenzione al territorioPer il CEO, sostenibilità significa anche “rispettare collaboratori e ricercatori, ma anche avere il minore impatto possibile sul territorio. L’anno scorso abbiamo investito in un impianto fotovoltaico per rendere il polo tecnologico quanto più possibile autosufficiente, e presto installeremo colonnine di ricarica elettrica. Ci troviamo in un bellissimo territorio, la Valle del Pinerolese: il nostro obiettivo è ridurre al minimo l’impatto delle nostre attività”.Medicina rigenerativa e prevenzioneAl centro dell’attività di Rigenera HBW c’è la medicina rigenerativa, “strettamente legata al tema dell’invecchiamento della popolazione”, ha osservato Graziano. “Vale sempre il vecchio motto ‘prevenire è meglio che curare’. In una società che invecchia, occorre investire sempre più in prevenzione e in processi rigenerativi, che non si limitano a coprire i sintomi, ma cercano di restituire al paziente la funzione sociale e lavorativa precedente alla malattia. La riparazione restituisce la forma, ma non la funzione. Una pelle cicatrizzata non ha la stessa funzione di prima; una pelle rigenerata è elastica e funzionale come quella originaria”.Intelligenza artificiale e trasferimento della ricerca al medico praticanteTra le sfide più attuali, quella legata all’intelligenza artificiale: “Oggi esiste una discrepanza enorme tra i risultati della ricerca – pubblicazioni scientifiche e studi – e ciò che arriva al medico praticante. Una delle applicazioni possibili dell’IA è colmare questo divario tra i due mondi: filtrare, sintetizzare e indirizzare meglio le terapie alla luce delle scoperte, che oggi si susseguono quasi quotidianamente. Il medico non ha il tempo di leggere migliaia di articoli: l’intelligenza artificiale può avvicinarlo alla ricerca di frontiera”.Questo articolo Salute, la sfida di Rigenera HBW: “Costruire sinergie tra impresa e territorio” proviene da LaPresse